Campari (MI:CPRI) è un titolo sicuramente ben impostato nel medio/lungo periodo che nelle ultime settimane sta attraversando quella che probabilmente è una semplice correzione di breve.
Battuti infatti i massimi storici a 10.28 euro a fine settembre, il titolo ha cominciato la sua discesa che al momento ha trovato un supporto tra 8.40 e 8.50 e dal quale sta provando a risalire incontrando però non poche difficoltà.
Da queste difficoltà è nata una mia riflessione che giro anche ai lettori di investing: qual è il prezzo giusto per Campari?
Io me lo sono chiesto e ripercorrendo a ritroso la storia di questo titolo, oltre alle buone trimestrali, come catalizzatore dell'attenzione degli investitori ho trovato la notizia dell'accordo con il marchio Grand Marnier.
Dopo l'accordo c'è stata la volata che ha spinto il titolo oltre i 10 euro.
Mi chiedo però ora cosa potrà fare Campari per riportare il titolo al centro dell'attenzione e convincere gli investitori che possa valere più del massimo storico segnato solo due mesi fa.
I dati storici ci dicono che le fasi laterali per Campari possono durare anni, ce ne sono voluti ben 4 per portare il titolo fuori dalla palude dove si era impantanato, quando il prezzo oscillava tra i 5 ed i 6,50 euro.
Probabilmente la parte alta di quel canale laterale è ancor oggi la base più solida a cui aspettare il titolo se dovesse ripiegare ulteriormente e perdere il supporto dinamico sul mensile.
Nota: il parere espresso è frutto di una mia riflessione personale pertanto non mi ritengo responsabile di operazioni reali effettuate a mercato, in base a ciò che viene riportato nei miei post.