In questo momento c’è la sensazione che i principali mercati stiano prendendo fiato dopo alcune settimane di volatilità indotte tanto dalle questioni commerciali quanto dalla Brexit. In questo momento l’obbiettivo si sta focalizzando sulle grandi banche centrali che terranno I loro meeting tra questa e la prossima settimana. Oggi toccherà alla BCE, con l’ultima conferenza stampa targata Mario Draghi. L'economia dell'Eurozona è stata duramente colpita dal rallentamento globale, accelerato sia dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina sia dall'incertezza della Brexit. Le prospettive di crescita non sono rosee e i PMI rilasciati stamattina (se si eccettuano quelli francesi), confermano la netta contrazione soprattutto del settore trainante della manifattura. Tali dati potrebbero essere di supporto per confermare il pacchetto di misure introdotto dalla BCE lo scorso mese .
Non ci aspettiamo fuochi d'artificio, questo sia chiaro. Probabilmente ci sarà un ultimo appello ai governi dell'Eurozona affinché intervengano con politiche fiscali adeguate, ragion per cui è improbabile che si tratti di un incontro in grado di interrompere il consolidamento che si è instaurato nei principali mercati. I rendimenti obbligazionari si sono stabili, mentre l'euro, lo yen e l' oro sono tutti in laterale (se raffrontati col dollaro).
Wall Street ha chiuso la sessione di ieri con l'S&P 500 gravitante attorno a 3000 punti, guadagnando alla fine + 0,3% a 3005 punti. I mercati asiatici sono stati nuovamente constrastanti, con il Nikkei + 0,6% mentre lo Shanghai Composite perdeva -0,3%. Sul fronte valutario continuano a perdere terreno AUD e NZD mentre lo JPY è leggermente più performante. Sul fronte materie prime l’oro è in fase di consolidamento mentre il petrolio sta restituendo parte dei guadagni di ieri.
Come detto la politica monetaria della Banca centrale europea non dovrebbe apportare variazioni sul tasso di deposito (-0,50%) o ai nuovi acquisti di asset (20 miliardi di euro al mese). La conferenza stampa finale di Mario Draghi come presidente della BCE si terrà alle 14:30. Per quanto riguarda i dati statunitensi verranno rilasciati gli ordini di beni durevoli che escludendo I trasporti dovrebbero essere diminuiti del -0,2% a settembre (dopo una crescita dello 0,5% ad agosto). Le richieste di sussidi di disoccupazione settimanali dovrebbero essere pari a 215.000 (rispetto ai 214.000 della scorsa settimana). Le vendite di nuove abitazioni dovrebbero scendere del -0,7% a 701.000 unità nel mese di settembre (dai 713.000 di agosto).