Nuova giornata negativa ieri sui mercati, con cali generalizzati dal 2 al 4% in generale. Da inizio anno (colonna YTD) i principali indici azionari perdono dal 15 al 25% (ad eccezione di quelli russi che perdono di più ma per ovvi motivi).
Il NASDAQ Composite è entrato ufficialmente in “territorio bear”, mentre gli altri si stanno avvicinando gradualmente.
Come sempre faccio in questi periodi, ho iniziato a guardarmi intorno per “sondare” l’umore degli investitori, tra gruppi Facebook (NASDAQ:FB), gruppi Telegram, nei nostri forum qui su Investing.com, ed ho iniziato a fare attenzione ai titoli di giornale, dove le parole più utilizzate sono “bruciati” (riferito ai miliardi persi in Borsa) e “crollo” (riferito ai titoli azionari).
In queste situazioni, e ripeto ne trovo riscontro soprattutto nelle community, gli investitori iniziano a cedere piano piano, ad avere paura, a vendere.
Di seguito il livello raggiunto dal fear and greed index, a livelli davvero molto bassi, a conferma della paura che governa oggi gli investitori dopo anni di rialzi.
Anche qui, da investitore, so benissimo che una delle sensazioni che risulta essere più presente oggi è l’impotenza.
Tradotto, vediamo scendere i mercati con la sensazione di non poterci fare nulla, e quindi succedono due cose al nostro cervello, dove si attiva la parte rettiliana: blocco o fuga, è una reazione antica di migliaia di anni, insita nel nostro cervello di esseri umani, ecco perché poi vendiamo tutto (fuga) oppure restiamo bloccati senza fare nulla (blocco).
Ma la vera consapevolezza che dobbiamo avere, È CAPIRE COSA POSSIAMO E COSA NON POSSIAMO CONTROLLARE.
Ecco quindi un elenco di cose utili da tenere sempre a mente…
Cosa NON possiamo controllare
- Andamento dei mercati
- Volatilità
- Crolli
- Rimbalzi
- Trimestrali delle aziende
- Decisioni delle Banche Centrali
- Inflazione
- Crescita o decrescita economica
Queste cose succedono e basta, noi NON possiamo farci nulla, e dobbiamo semplicemente saperlo!
Cosa POSSIAMO controllare
- Asset Allocation Strategica
- Asset Allocation tattica
- Orizzonte Temporale
- Piani di accumulo
- Ribilanciamenti
Queste cose invece dipendono DA NOI, sono sotto il NOSTRO CONTROLLO, e su queste possiamo e dobbiamo agire.
Asset allocation strategica e ribilanciamenti: quanta % di azionario, obbligazionario, Cash e materie prime ho in portafoglio? Se ad esempio voglio una percentuale di azionario al 50%, e dopo il calo recente me la ritrovo al 40% del portafoglio totale, ecco che al prossimo ribilanciamento andrò ad integrare la quota azionaria del 10% per riportarla al peso iniziale. Questo dipende da me, posso farlo.
Asset allocation tattica: voglio incrementare nella parte azionaria la quota di titoli esposti al settore finanziario piuttosto che energetici, perché ritengo che siano i settori che meglio performeranno nei prossimi mesi, questo posso farlo.
Orizzonte temporale: ho deciso e pianificato che andrò a tirare le somme del mio portafoglio dopo 10 anni, questo l’ho deciso io, quindi non smobilizzo nulla fino a quella data, cascasse il mondo.
Piani di accumulo: ho deciso di versare 300 Euro al mese per 10 anni sull’indice S&P 500, vado avanti a versare anche se l’indice mi cala del 50% in 2 mesi
Tutte queste cose, come detto, sono controllabili da noi.
Quindi un consiglio prezioso: non concentratevi su ciò CHE NON POTETE CONTROLLARE, concentratevi su quello che POTETE.
Se ripensate a dove vanno i vostri pensieri durante la giornata, scoprirete che vanno sulla parte sbagliata (sul non controllabile). Cambiate prospettiva, diventate investitori di secondo livello, super Sayan o quello che volete, e lasciate che a preoccuparsi di ciò che NON è controllabile siano i giornali, economisti ed “esperti”, che come sempre arrivano troppo prima, troppo tardi, oppure non ci arrivano proprio.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"