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Come sfruttare il rally dei prodotti per fare colazione

Pubblicato 25.01.2023, 12:05
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
  • Praticamente tutti i prodotti che compongono la tradizionale colazione occidentale hanno subito un forte aumento dopo la pandemia.
  • Il succo d’arancia è uno dei maggiori colpevoli, essendo più che raddoppiato negli ultimi due anni.
  • Ecco alcuni consigli per chi vuole fare trading sulle commodity o semplicemente coprire l’aumento dei prezzi della spesa.

I prezzi del succo d’arancia hanno registrato un enorme rally dall’inizio del 2020, con un aumento di oltre il 110% nell’arco di tre anni.

Gran parte di questo rally si è verificato l’anno scorso, quando, unitamente all’aumento dei costi di trasporto e alle interruzioni dell’offerta, le condizioni climatiche avverse hanno contribuito a spingere le catene di produzione e di vendita al dettaglio della materia prima globale al limite delle loro capacità.

Di conseguenza, i cattivi raccolti in Brasile e negli Stati Uniti, i due maggiori centri di produzione di succo d’arancia al mondo, hanno fatto impennare il prezzo del prodotto del 41% su base annua.

Orange Juice Weekly Chart

E guardando al nuovo anno, sembra che i vecchi problemi relativi al succo d’arancia non siano ancora stati superati. I coltivatori di arance della Florida stanno raccogliendo il raccolto più scarso degli ultimi 90 anni a causa di una gelata, di due uragani e di una malattia degli agrumi che sta devastando il raccolto.

Si prevede infatti che la Florida produrrà solo 18 milioni di cassette di arance, ovvero meno della metà del raccolto del 2022 e ben il 93% in meno rispetto al picco di produzione del 1998.

E come se non bastasse, il Dipartimento dell’Agricoltura ha dichiarato che i frutti di quest’anno sono piccoli, il che significa che sono necessarie più arance per riempire ogni cassetta e più arance da spremere per ottenere la stessa quantità di succo. Per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, la Florida produrrà meno arance della California.

A tutto questo aggiungiamo che tradizionalmente nella seconda metà dell’anno il prezzo del succo d’arancia aumenta la sua volatilità. A meno che non si verifichino cambiamenti sostanziali nelle condizioni attuali, i trader dovrebbero aspettarsi un continuo rally della commodity fino alla seconda metà del 2023.

Anche gli altri prodotti da colazione sono in salita

Ogni Paese ha le proprie abitudini per la colazione; tuttavia, il cosiddetto Bloomberg Breakfast Index misura i prezzi del tradizionale paniere della colazione all’inglese: caffé, latte, succo d’arancia, uova, burro, bacon, pane, salsiccia, pomodori, funghi, tè e zucchero.

Come si può immaginare, l’indice è in forte aumento, in quanto il costo di un paniere di prodotti per la prima colazione è aumentato di circa 6,20 sterline rispetto all’anno precedente, con gli acquirenti colpiti dall’inflazione negli alimenti che mettono in tavola al mattino.

U.K. Breakfast Index

Tra le altre cose l’indice evidenzia, ad esempio, che il prezzo delle uova a dicembre è aumentato di quasi il 6% in più rispetto al mese precedente e che il latte è stato il prodotto che è aumentato di più, insieme al burro. Ciò dimostra che gli articoli più colpiti sono i prodotti di base.

Ogni articolo ha le sue ragioni dietro l’aumento dei prezzi. Ecco un elenco che può aiutarvi a scambiare le materie prime in base ai loro problemi attuali e alle tendenze stagionali:

  • Il caso del caffè è dovuto alle condizioni climatiche avverse in Brasile, che è il principale produttore di caffè al mondo.
  • Il prezzo della carne di maiale è dovuto all’aumento dei costi di trasporto (in genere il prezzo sale a partire dalla fine di febbraio).
  • Zucchero (tende a salire tra settembre e dicembre e scende da gennaio in poi).
  • Soia (tende a salire a febbraio fino a raggiungere il suo picco annuale a giugno, a condizione che l’anno sia stato secco. Durante i mesi estivi il prezzo scende, a patto che non ci siano grossi problemi meteorologici).
  • Corn (la stagione della semina inizia a fine primavera ed è il periodo in cui i prezzi sono più bassi. I prezzi raggiungono il picco a luglio. Dopo il raccolto, il prezzo torna a salire ma scende a febbraio).

Nota: L’autore non possiede nessuno dei titoli menzionati nel presente articolo.

Ultimi commenti

sembra il succo d'arancia di una poltrona per due
🤣 l'ho pensato anch'io
a md sembra tutto un grande circo e sono sotto del 18%
👍
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