Può un’azienda come Microsoft (MSFT), una delle aziende più grandi al mondo, con 50 anni di storia alle spalle, temere l’ultima app lanciata da una startup fino a poco fa sconosciuta ai più? Solo il fatto che ci si ponga certi interrogativi è indice dei tempi che stiamo percorrendo. Ma tralasciando discussioni filosofiche su opportunità o danni generati dall’intelligenza artificiale, per la Big Tech non c’è neanche il tempo di curarsi le ferite lasciate da DeepSeek che è già il momento di fare i conti in casa propria.
Microsoft chiamata alla prova dei conti
E quale occasione migliore di cancellare i timori sull’impatto dell’IA a basso costo se non quello di affidarsi ai dati di bilancio che l’azienda di Redmond svelerà al mercato mercoledì sera?
Del resto, il successo di Microsoft sta nei risultati, ottenuti in epoche diverse e anche dopo essersi ripresa dallo scoppio della bolla Dot-com.
La leadership della Big Tech sta nei numeri
Leader mondiale nel cloud computing e nel software di produttività aziendale, l’azienda ha saputo cavalcare fino ad ora la rivoluzione IA, pur mantenendo la sua posizione dominante nei mercati più tradizionali del software.
Una leadership globale dimostrata da un'ottima salute finanziaria con metriche impressionanti, tra cui un margine lordo del 69,35% e un ritorno sul capitale proprio del 36%, integrati da un +16% nei ricavi messo nero su bianco nella scorsa trimestrale.
Salute finanziaria di Microsoft - Fonte: InvestingPro
Ma la stabilità finanziaria di Microsoft è ulteriormente dimostrata dai 19 anni di aumenti consecutivi dei dividendi, con un dividend yield attuale pari allo 0,8%.
E allora, cosa aspettarci dal rapporto di lunedì?
Previsioni degli analisti su utili e ricavi di Microsoft - Fonte: InvestingPro
Come si vede nel grafico sopra, gli analisti si aspettano un utile per azione pari a 3,12 dollari in crescita del 6,5% rispetto ai 2,93 dollari per azione di un anno fa e ricavi a 68,803 miliardi di dollari, il 4,9% in più rispetto ai 65,585 dello stesso trimestre del 2024.
Insomma, l’azienda guidata da Satya Nadella continuerà a viaggiare su cifre astronomiche e non ci sarà da sorprendersi se le attese verranno ancora una volta battute.
L’immagine seguente, infatti, dimostra come Microsoft sia costantemente capace di battere le attese degli analisti.
Nelle ultime 7 trimestrali Microsoft ha sempre battuto le attese - Fonte: InvestingPro
Cosa può andare storto?
Tuttavia, da grandi numeri derivano grandi responsabilità, e come evidenziano le trimestrali passate, con il titolo caduto più volte nonostante risultati sopra le previsioni, i mercati sono sempre più esigenti. Inoltre, la crescita è stimata in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti e questo è un elemento preoccupante, anche se già in parte scontato dopo lo scorso report, soprattutto a causa degli ingenti investimenti in IA.
Reazione delle azioni Microsoft dopo le ultime trimestrali – Fonte: InvestingPro
Tutti gli occhi puntati sul cloud
In particolare, nonostante ricavi e utili oltre le attese, dopo i conti del primo trimestre fiscale del 2025 le azioni di Microsoft sono cadute quasi del 6% perché l’azienda ha segnalato che la crescita del segmento relativo ad Azure e agli altri servizi cloud rallenterà dal 33% al 31/32%, ed è questo il dato che gli analisti si aspettano di vedere nel prossimo rapporto.
Il gigante tecnologico ha anche aggiunto che le sue spese in conto capitale si espanderanno a causa degli investimenti in corso per sviluppare le sue capacità di IA.
Con margini di errore minimi, dovuti a valori azionari sempre più elevati, anche se una sola tra queste due voci (cloud e spese IA) dovesse risultare deludente rispetto alle attese, le azioni potrebbero subire bruschi scossoni.
Come finirà la sfida tra Davide e Golia?
Inoltre, come anticipato, ad aumentare il peso delle aspettative ci ha pensato proprio l’intelligenza artificiale a basso costo di DeepSeek.
In grado di competere con l’assai più celebre (e costosa) ChatGPT di OpenAI (società sovvenzionata proprio da Microsoft), la piccola startup cinese in queste ore sembra in grado di mettere in discussione l’intero sistema di business su cui si basa l’IA, ovvero pochi operatori che fanno enormi investimenti.
Riusciranno le Big Tech a non soccombere nel più classico dei Davide contro Golia? In questo caso, c’è da scommettere che la risposta definitiva non arriverà tanto velocemente quanto l’ascesa di DeepSeek, ma magari qualche indizio si potrà già avere dopo la trimestrale di Microsoft.
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