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Coronavirus: l’impatto sul mercato del greggio fino ad ora

Pubblicato 30.01.2020, 16:13
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il giorno 30.01.2020

La scorsa settimana, l’impatto del coronavirus sui mercati è stato perlopiù oggetto di speculazioni.

C’era una carenza di informazioni sulla malattia in sé, su quanto rapidamente si sarebbe diffusa, quanto sarebbe stata letale, il numero delle persone a rischio di contagio e la portata della quarantena.

Le congetture, ciononostante, sono state enormi. Il risultato: gli investitori non sono riusciti a prevedere con esattezza l’effetto sui prezzi del greggio, sull’economia globale o, nello specifico, sull’economia cinese (in particolare sulla forza lavoro, la produzione ed i trasporti).

Grafico settimanale future del greggio WTI

Nei giorni e nelle settimane che verranno, emergeranno dei dati più concreti sull’economia alla luce della diffusione della malattia.

Di seguito un’analisi di quanto sappiamo sull’impatto del virus sui mercati petroliferi fino ad ora:

Paragoni con la SARS

Molti investitori ed analisti hanno proposto dei paragoni con l’epidemia di SARS nel 2003. I mercati erano crollati quando si era diffuso il virus nel 2003, così come stanno facendo nel 2020, sia per quanto riguarda i mercati petroliferi che le borse.

Il confronto non è affidabile nel mostrare l’influenza dell’epidemia sull’espansione economica globale. Dal momento che l’epidemia di SARS in Cina è avvenuta in concomitanza all’invasione USA dell’Iraq, è difficile separare questi due eventi.

L’economia cinese si è trasformata dall’epidemia di SARS del 2003 e la nazione sembra stare rispondendo in modo più responsabile al coronavirus oggi. Inoltre, la diffusione delle malattie è avvenuta in due periodi dell’anno differenti.

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Le industrie sono già state colpite

Più di una settimana dopo le prime notizie dell’epidemia, le conseguenze per le economie globali e la domanda di greggio cominciano a farsi sentire. Il coronavirus avrà un impatto negativo sulle compagnie aeree e sul mercato del carburante per aerei.United, Air Canada (TSX:AC), American Airlines (NASDAQ:AAL), Lufthansa (DE:LHAG), British Airways (LU:BAYpref) e Pacific Airways (HK:0293) stanno modificando i servizi per la Cina.Alcune compagnie sospenderanno i voli tra Cina e Nord America o Europa per un periodo di parecchie settimane. Altre ridurranno il carico di volo. I voli a lungo raggio tra Asia e Stati Uniti o Europa Occidentale utilizzano molto carburante.Ad esempio, un volo di sola andata da Los Angeles a Tokyo utilizza circa 9.500 galloni di carburante, pari a circa 226 barili. Altre compagnie aeree potrebbero sospendere i voli verso la Cina nei prossimi giorni e le compagnie in Cina hanno già cominciato a sospendere i viaggi.

Aumentano i timori a lungo termine, OPEC in difficoltà

La principale preoccupazione dei trader è che il virus possa portare ad un generale e sostenuto calo dell’attività economica in Cina e, potenzialmente, anche in altre parti del mondo.

L’effetto del coronavirus sulla domanda petrolifera globale è chiaramente una preoccupazione per l’OPEC.

L’OPEC ed i suoi partner dell’OPEC+ pensavano di aver risolto il problema della domanda debole nel primo e nel secondo trimestre con i loro nuovi tagli alla produzione introdotti nel primo trimestre. I membri stavano già discutendo dell’eventualità di fare a meno del vertice di marzo e decidere di estendere i tagli fino a giugno. Poi i timori per il coronavirus hanno fatto crollare i prezzi del greggio la scorsa settimana e questa.

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In una mossa che sembra disperata, l’Algeria, che al momento ricopre il mandato annuale di Presidente dell’OPEC, ha annunciato che l’organizzazione pensa di anticipare il vertice di marzo a febbraio.

E questo spinge molti investitori a chiedersi se l’OPEC non sia nel panico. Il ministro del petrolio saudita qualche giorno fa ha dichiarato che stanno “monitorando da vicino” i mercati petroliferi, una risposta più riservata. Non è chiaro quanto un vertice OPEC+ affrettato possa aiutare a stabilizzare i prezzi dal momento che l’alleanza ha avuto poco successo nel farli salire con i recenti tagli, nonostante sul mercato al momento manchi il milione di barili di greggio dalla Libia.

Alla fine, se il coronavirus continuerà a spaventare i trader nelle settimane e nei mesi che verranno, i trader del greggio potrebbero cambiare i loro amici geologi con esperti di epidemie.

Ultimi commenti

Non fatevi intimidire dai poteri forti...invece di vendere, comprate, mediate...non fate il loro gioco !!!
non si dovrebbe comprare dopo che i prezzi sono scesi ?
 non sono già scesi a sufficienza secondo te?
American Airlines ora è a 17,80. A quanto può scendere ancora?
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