Con il palladio che ha superato la barriera dei 3.000 dollari l’oncia la scorsa settimana, le previsioni indicano un massimo storico da 4.000 dollari entro settembre per il metallo catalizzatore.
Ma c’è qualcosa che potrebbe sbarrare la strada al rally del palladio: la sostituzione del metallo con il platino, scambiato intorno ai 1.200 dollari l’oncia.
Poco dopo il raggiungimento dei 3.000 da parte del palladio, l’analista dei metalli preziosi presso Commerzbank (DE:CBKG) Carsten Fritsch ha dichiarato che è improbabile che il metallo mantenga tale livello a lungo.
A confermare in qualche modo questa call, il prezzo spot del palladio è stato scambiato tra 2.941 e 2.979 dollari da quando è stato toccato il picco di 3.012 dollari il 30 aprile. Tuttavia, chiunque abbia scambiato o seguito il palladio saprà che un range di 40 dollari non è niente per il metallo catalizzatore. E poi, dal raggiungimento del record è passato pochissimo tempo.
Ma Fritsch ha previsto che le case automobilistiche, che hanno utilizzato esclusivamente il palladio per anni come catalizzatore per i motori a benzina, saranno motivate dai prezzi a passare al platino, che svolge lo stesso compito nei motori diesel.
I prezzi potrebbero spingere per una sostituzione
Il palladio, ovviamente, ha delle precise qualità che lo rendono il metallo scelto per il trattamento delle emissioni e per il potenziamento delle performance dei motori a benzina.
Sebbene un eventuale passaggio al platino comporterebbe dei costi e delle modifiche nei processi produttivi delle case automobilistiche, si potrebbe optare per una sostituzione del palladio con il platino, se il palladio continuerà a salire nei prossimi anni e se la sua disponibilità resterà ristretta.
Secondo Fritsch: “A questo livello (di prezzo), sempre più case automobilistiche cominceranno a pensare ad una sostituzione”.
E cosa dicono le previsioni sui prezzi?
La previsione tecnica giornaliera di Investing.com, che ha un rating “Strong Buy” sul palladio spot vede una resistenza di Fibonacci di 3.031 dollari nel breve termine.
Ma le call dei prezzi di longforecast.com sono più alte, con un picco di maggio di 3.321 dollari, ed un massimo del 2021 di 4.113 a settembre.
Grafici forniti da longforecast.com
Per il 2022, il massimo è di 4.867 dollari e per il 2023, è di 6.173.
Secondo Sunil Kumar Dixit, analista tecnico per le materie prime presso SK Dixit Charting di Calcutta, i future del palladio hanno un obiettivo al rialzo di 3.127 dollari, vista l’estensione di Fibonacci del 123,6% sullo spostamento dal massimo del 2020 di 2.789 dollari al minimo di marzo 2021 di 2.355 dollari.
Aggiunge Dixit:
“Questo rally è soggetto a tenere i prezzi sopra la media Banda di Bollinger® (media mobile su 20 giorni) sul grafico giornaliero a 2,845 e la media mobile esponenziale su 5 settimane di 2.850”.
“Da quando il palladio ha registrato un breakout sopra i 2.350 dollari il 15 marzo 2021, bisogna notare che i prezzi non hanno chiuso sotto la media Banda di Bollinger sui grafici giornalieri per tutto il rally. I trader potrebbero beneficiare dell’utilizzo della media Banda di Bollinger come chiave verso la direzione del prezzo”.
Sondaggi sul prezzo medio del platino
Il platino avrà un prezzo medio di 1.222 dollari l’oncia nel 2021 e di 1.253 dollari l’oncia nel 2022, secondo la risposta ad un sondaggio su un poll di 34 analisti e trader condotto da Reuters il mese scorso.
Un sondaggio simile di tre mesi fa prevedeva un prezzo medio di 1.044 per il 2021 e di 1.082 per il 2022. La media del prezzo del platino nel 2020 era di soli 883 dollari.
Il passaggio ai veicoli elettrici minaccia la domanda, ma il platino dovrebbe beneficiare dei motori a idrogeno che utilizzano il metallo, secondo i partecipanti al sondaggio. I prezzi del platino sono rimbalzati al massimo di 6 anni e mezzo di 1.336,50 dollari l’oncia a febbraio.
L’eventuale sostituzione di platino, palladio e rodio è una questione complessa, che dipende da diversi fattori, si legge sul blog di CME Group, proprietario del COMEX, dove sono scambiati i future di questi metalli.
Il CME parla di una serie di fattori, tra cui la possibilità di sostituzioni e di variazioni regolamentari, ciò vuol dire che il rialzo resta all’orizzonte per la domanda di platino nel settore automotive, nonstante le difficoltà causate all’intero settore dalla pandemia di COVID.
“Inoltre, il quadro che sta emergendo per i veicoli globali richiede una lettura più approfondita dei dati, con diversi sviluppi positivi per il diesel, specialmente finché riguarderà i mezzi pesanti in Cina e i veicoli diesel ibridi in Europa”.
Ma non è solo una questione di prezzo
Ma il prezzo non è tutto per le case automobilistiche, che sembrano rigide nella loro posizione secondo cui il palladio dovrebbe restare il catalizzatore per i motori a benzina.
Secondo i produttori, nonostante il prezzo elevato, il palladio incide in una piccola parte dei costi di produzione. Dotare gli impianti di produzione delle modifiche necessarie a cambiare metallo sarebbe molto più costoso.
Rahul Mital, global technical specialist di General Motors (NYSE:GM) per i motori diesel , ha spiegato la complessità del tema durante un incontro presso la London Bullion Market Association a Boston lo scorso anno. In quell’occasione aveva dichiarato:
“Non è un passaggio affatto semplice”. “Ogni volta che si opera una sostituzione del genere, si vanno ad intaccare almeno 18 mesi nel ciclo di produzione”.
Ha aggiunto che le case automobilistiche dovrebbero essere certe che le variazioni dei prezzi non superino i vantaggi.
Ma ha anche aggiunto che se le scorte di palladio saranno sempre minori e la “pressione aumenterà” allora i vantaggi di una tale sostituzione si vedranno.
Disclaimer: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Non possiede e non ha una posizione su nessuna delle materie prime o obbligazioni di cui scrive.