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Crollo in arrivo per il Nasdaq?

Pubblicato 05.01.2023, 12:01
Aggiornato 27.03.2024, 13:10

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Future Ue e Usa a due facce in questo inizio di 2023.

Bene i Future Ue, debole i Future Usa.

In Francia l’inflazione armonizzata UE ha inaspettatamente rallentato, in dicembre l'aumento è stato del 6,7% anno su anno, dal +7,1% di novembre, il consensus era +7,3%.

Anche i prezzi al consumo in Germania, sono scesi più del previsto.

Sulla base dei dati fin qui pubblicati, e considerato il consenso su quelli che ancora devono uscire, l’inflazione dell’Eurozona, in pubblicazione venerdì, è attesa rallentare al 9,1%.
Tuttavia a gennaio è probabile una nuova risalita legata al venire meno delle misure governative introdotte da alcuni paesi per contrastare il caro carburante".

La situazione è simile in Usa, ma con due grandi differenza.

L’inflazione scende meno velocemente in Usa e la FED è più aggressiva in termini di rialzo tassi rispetto alla BCE.

Il commento di Antonio Ferlito sui titoli e strumenti caldi:

Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35:

Come scritto nei precedenti articoli gli indici hanno esaurito la loro forza e stanno iniziando a scendere.

La recessione che porterà a un grasso calo degli utili, non è ancora scontata dei mercati.

Questo significa che c’è spazio per scendere anche se nel breve la mossa cinese di allentamento delle regole di contenimento potrebbe sostenere gli indici.

Mi aspetto comunque una recessione in Usa e Ue, in questi casi i mercati anticipano sempre una recessione con 3 mesi di anticipo.

A gennaio vedremo quindi il vero crollo del mercato e non bisogna farsi ingannare dai rialzi d'inizio settimana.

Gli indici Ue terranno molto meglio rispetto agli Usa, in quando la Bce si sta dimostrando più accomodante rispetto alla Fed.

Inoltre l’inflazione alta in Ue è destinata a crollare velocemente, grazie al ribasso dei prezzi del gas che farà bene alle Ue.

A crollare quindi saranno gli indici americani, con gli indici Ue che terranno molto meglio.

Lo strumento ideale in questi casi è il VIX, noto anche come l’indice della paura, che utilizza come sottostante le opzioni sull’indice S&P 500, con il quale presenta una correlazione negativa: se lo S&P 500 sale il VIX scende e viceversa.

Gas naturale:

Come previsto nei precedenti articoli è arrivato il crollo del gas.

C’è una netta differenza tra breve periodo e lungo periodo in questo momento.

Nel lungo periodo la situazione è interessante.

L’Europa avrà bisogno di ancora più Gnl per sostituire i volumi russi la prossima estate, quando il continente ricaricherà lo stoccaggio, mentre la domanda cinese si riprenderà dai blocchi e compenserà le minori importazioni da altri acquirenti asiatici.
Nel breve periodo la situazione è negativa.

Il pericolo Europeo è svanito, con gli stoccaggi in Ue pieni grazie a un domanda molto bassa di gas, dovuta al risparmio sia a livello industriale che retail, che alla transazione energetica in atto.

In estate la situazione però potrebbe essere diversa, con una possibile difficoltà di riempimento degli stoccaggi.

In Usa la domanda è bassa a causa del meteo, questo sta creando un eccesso di offerta interno molto negativo per i prezzi che si somma ai dubbi in merito alla riapertura di alcuni impianti di esportazione, da tempo ormai off line e che contribuiscono a l’eccesso di offerta.

In Area 4 mi aspetto comunque un rimbalzo tecnico del gas, con target di 5 se dovesse arrivare un aiuto alle quotazioni dal meteo.

Petrolio:

Inizio di 2023 negativo per i prezzi del petrolio dovuta alla preoccupazione derivante dai contagi covid in Cina.

Se nel breve periodò le quotazioni soffriranno, nel lungo la situazione è positiva per due motivi.

1: Il price cap sebbene poco penalizzante per la Russia potrebbe portare a un incremento della domanda per il petrolio americano molto positivo per i prezzi e ad un crollo della produzione di petrolio russo.

2: La domanda cinese di petrolio frenata dal Covid ripartirà nel 2023 e a supporto abbiamo l’allentamento delle restrizioni avvenute a fine 2022

Tutto questo si unisce al fatto che le scorte di petrolio sono sui minimi degli ultimi 20 anni, con paesi come la Russia che segnano una produzione in netto calo, un fattore che fa bene ai prezzi in quanto c’è scarsità di Petrolio.

Rimango positivo nel lungo termine con un target di 85 $.

Tesla (NASDAQ:TSLA):

Brutto periodo per il titolo destinato a continuare.

Le vendite hanno deluso, con i dati sotto le attese sulle consegne del quarto trimestre: 405.278 auto, meno delle 420.760 unità su cui scommettevano gli analisti.

Ci sono problemi in Cina, con l’abbassamento dei prezzi, a causa di un indebolimento della domanda che significa meno margini, e la concorrenza in Europa con Stellantis (BIT:BIT:BIT:STLA) sempre più minacciosa.
Inoltre aumentano le distrazioni del fondatore Musk sempre più distratto da Twitter.

A nulla sono servite le dichiarazioni del CEO Musk, che dice che lascerà l’incarico di CEO Twitter una volta trovato un sostituto.

Come scritto a inizio anno con i prezzi in area 300, Il titolo secondo il mio modello valeva 170 $ e quindi era molto caro a inizio 2022.

Alla luce degli ultimi dati aggiorno il mio fair value di tesla a 85 dollari, un livello dove inizierò a pensare a un acquisto del titolo.

Banco Santander (BME:SAN):

Il primo gruppo bancario spagnolo, è come prezzi quello posizionato meglio in Europa.

In generale le banche sono favoriti da rialzi dei tassi, e sappiamo che la Bce alzerà ulteriormente i tassi nelle prossimi riunioni.

Analizzando il titolo mi colpiscono i margini molto elevati, e confrontando questa banca con gli altri concorrenti con il metodo dei multipli si evince che il titolo è a sconto.

Secondo il mio modello il titolo vale 4 EUR.

Juventus (BIT:JUVE):

Sono in atto manovre speculative sul titolo, che possono essere delle trappole per gli investitori se non venderanno le azioni al momento giusto.

Exor (BIT:EXOR) pensa a un OPA che se andrà in porto dovrebbe portare successivamente al delisting del titolo.

Con il prezzo attuale non ritengo sensato lanciare un Opa, ma per Exor si tratterebbe di cifre basse relativamente alla cassa del gruppo e dato il rapporto di parentela tra i gruppi alla fine potrebbe arrivare il salvataggio del titolo.

Se non dovesse arrivare l’Opa, che è l’unica soluzione per salvare gli investitori, il titolo sprofonderebbe.

La situazione in termini di bilancio è grave e il titolo secondo il mio modello vale 0.15.

Le mie posizioni aperte:

Ho aperto ieri una posizione Acquista sul Natural gas, e nella settimana precedente ho aperto una posizione acquista sul VIX.

Detengo sempre in portafoglio un azione Americana con un grosso potenziale di rialzo.

Per informazioni sui miei servizi e strategie d’investimento puoi cercare il mio nome su Google (NASDAQ:NASDAQ:GOOGL) e scrivermi sui miei canali social

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Ultimi commenti

Cambia lavoro, vai a l a v o r a r e .
A parte le previsioni, che si possono anche sbagliare, dire che la domanda di gas è bassa per la TRANSIZIONE ENERGETICA vuol dire vivere sulla luna
Cioe’: short su TIM, Nasdaq e su Petrolio nel breve ( tutti saliti del 15%-20%!!!!!!); e Long su NatGas che in questo inizio spumeggiante di 2023, e’ l’unica materia prima scesa del 20%!!!!Se mia figlia di tre anni, avesse fatto delle previsioni, sarebbero andate meglio!!!! 6 1 “sicurezza”….
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Grazie per l’articolo…ma qual’e l’azione americana? Vix e nat gas al momento piangono
Tutti geni.... Ahahaha
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