Matteo Paganini, 19 marzo 2014
INTRO
Sta avendo luogo la prima riunione del FOMC capitanata da Janet Yellen e questa sera la decisione sui tassi di interesse e sulle eventuali modifiche al piano di allentamento monetario in atto negli Stati Uniti sarà seguita dalla sua prima conferenza stampa, sulla quale ci concentreremo in modo particolare.
Tapering e tassi
Il mercato, siamo sinceri, non si aspetta granché dal meeting della Fed che terminerà stasera. La nuova presidente della Fed, quando si è espressa di fronte alla Camera durante il suo primo discorso pubblico, ha passato a nostro parere due messaggi principali: continuità rispetto a quanto cominciato sotto la guida di Bernanke, a livello di riduzione degli acquisti di asset a sostegno dell’economia, e prudenza nel voler normalizzare il quantitative Easing, al fine di evitare ricadute dell’economia americana che attualmente viaggia ancora lontana dai livelli di piena occupazione desiderati e ricercati dal FOMC (pur essendo molto vicini alla soglia del 6.5% comunicata ai mercati l’anno scorso). Riteniamo pertanto che questa sera si potrebbe procedere con un taglio di 10 miliardi (con una probabilità stimata pari al 90%) al fine di non destabilizzare i mercati e di fornire un indirizzo chiaro di azione. Ci sarà tempo, magari a partire dalla prossima riunione, per frenare eventualmente il ritmo dei tagli sugli acquisti (sempre che si dovesse rendere necessario), andando a preparare i mercati in anticipo rispetto ad una tale mossa.
L’influenza sui mercati
I mercati potrebbero reagire andando a premiare i listini, vista la ingente quantità di dollari che comunque rimarrebbe in circolazione e che potrebbero alimentare degli acquisti, con un dollaro tendenzialmente venduto a finanziare tali eventuali acquisti di rischio. Non escludiamo che nell’immediatezza post comunicazione possa anche verificarsi uno scenario contrario, con borse che potrebbero tentare delle prese di profitto e con il dollaro in risalita, prima di assistere allo scenario principale ipotizzato. Dobbiamo però renderci conto che, come anticipato, tale taglio è più che aspettato dai mercati, sarà dunque importante ascoltare la conferenza stampa della Yellen per comprendere se ci darà ulteriori indicazioni sulla forward guidance americana. In caso di dichiarazioni dovish, lo scenario principale resta immutato.
QUADRO TECNICO
EUR/USD: parlare di incertezza del mercato risulta quantomeno riduttivo. Ieri la moneta unica europea non è riuscita ad effettuare rotture direzionali, in attesa di quello che questa sera ci verrà comunicato. Si sta formando una figura a triangolo che si può notare su un time frame a 4 ore che potrebbe portare ad ulteriori rivalutazioni della moneta unica europea, da valutare su un eventuale rottura di area 1.3950 che potrebbe condurre le quotazioni verso i livelli di massimo passanti per 1.3965, area oltre la quale potrebbero cominciare a passare degli stop, che se colpiti potrebbero portare a tentativi di accelerazione verso l’alto. Operativamente è possibile attendersi dei tentativi di salita nel momento in cui dovessimo vedere oltrepassati i massimi, con tutta l’area che si estende tra 1.3985 e 1.40 ¼ che potrebbe intervenire come resistenza frenando le quotazioni in qualsiasi momento. Potrebbe essere opportuno dunque valutare dei trailing stop veloci e ragionare su 1.4050 come potenziale area di rottura definitiva. Un ritorno sotto area 1.38 ¾ potrebbe risultare propedeutico a tentativi di accelerazione verso area 1.3835/50, che se superata di almeno una quindicina di punti potrebbe lasciare spazio a rivalutazioni del dollaro che potrebbero presentare target in area 1.3785.
USD/JPY: mercato sotto la media mobile a 21 periodi a 4 ore che sta funzionando ancora come resistenza dinamica che sta contenendo le quotazioni, incapaci tuttavia di scendere sotto i supporti statici individuabili in area 101.20. La media insieme alle resistenze statiche passanti appena sotto 102.00 potrebbe rappresentare un’area dove pensare a vendite di dollari con l’idea che un superamento di area 102.10 potrebbe portare ad estensioni verso il più importante 102.30, area che se superata potrebbe portare ad estensioni verso 102.45.
EUR/JPY: le resistenze passanti per 142.00 hanno tenuto molto bene, così come i support in area 140.50. Questi i livelli da curare per pensare ad eventuali vendite in limit sulle resistenze, tenendo conto che un loro superamento (da valutare con più probabilità oltre 142 ¼) potrebbe accompagnare i prezzi verso 142.60 ed acquisti sui supporti, con l’idea che un approfondimento oltre 140.35 potrebbe lasciare spazio verso 139.75 ed in estensione 139.40.
GBP/USD: Mercato che ha rotto a ribasso i supporti di breve periodo e che su un 4 ore sta fornendo potenziali indicazioni di acquisto, data la distribuzione laterale del prezzo ed il posizionamento dello stocastico vicino ad un giro a rialzo vicino alla zona di ipervenduto. Buono il risk reward per valutare degli eventuali stop e reverse sotto area 1.6530.
AUD/USD: prezzi che hanno raggiunto una possibile area di doppio massimo e che stanno correggendo sopra gli ultimi supporti statici orari e nei pressi della media a 21 oraria. Una tenuta di questi livelli potrebbe portare a ripartenze che se dovessero superare i massimi di ieri potrebbero indirizzare le quotazioni verso 0.9160 ed in estensione 0.9200, mentre in caso di superamento ribassista di area 0.9060/75 potrebbe essere possibile attendersi accelerazioni verso 0.9050 ed in estensione 20.