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Davide Campari-Milano: analisi tecnica.

Pubblicato 11.01.2017, 09:19
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
CPRI
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Il titolo Campari (MI:CPRI) galleggia per il momento al di sopra del sostegno a 9 euro (prezzo attuale 9.30 euro); una circostanza che nel breve potrebbe lasciar viva la possibilità di assistere ad un rimbalzo più ampio da parte delle quotazioni, potenzialmente in grado di spingere il titolo al di sopra di quota 9.70 euro, proiettando i successivi obiettivi in area 10 euro.

Sul fronte opposto invece, discese al di sotto di 9 euro (in chiusura) neutralizzerebbero tale ipotesi, dando vita a nuovi ribassi con un primo target a 8.855 euro. Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 6%, il 18% in 1 anno, il 48% in 3 ed il 79% in 5 (dal 2005 ad oggi +240%).
Lo scorso mese Campari ha siglato un accordo per la cessione dei vini Lapostolle in Cile per 30 milioni di euro, che corrisponde a un multiplo storico pari a 16,23 volte l’Ebitda.

Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più rialzista possibile.

Campari, grafico su tf giornaliero

Conclusioni sui primi nove mesi del 2016 ed evoluzione prevedibile della gestione
I primi nove del 2016 hanno generato una sostenuta crescita organica del business a livello di vendite e di tutti gli indicatori di profittabilità operativa.

Questo risultato, in linea con la strategia del Gruppo, è stato ottenuto grazie all’andamento sostenuto e superiore alla crescita media del Gruppo dei portafogli dei brand a priorità globale e a priorità regionale nei principali mercati sviluppati a elevata marginalità, quali Nord America ed Europa occidentale.

Inoltre, si ritiene che i risultati del Gruppo nei primi nove mesi siano pienamente soddisfacenti alla luce dell’impatto negativo determinato dalla contrazione del business non core e a bassa marginalità dello zucchero in Giamaica, dovuta a fattori contingenti, i cui effetti, già evidenziati nella prima parte dell’anno, sono ritenuti non recuperabili nel corso del resto dell’anno.

Con particolare riferimento al terzo trimestre, i risultati evidenziano, a livello organico, un’ulteriore accelerazione del trend di crescita delle vendite rispetto al primo semestre del 2016.

Inoltre, nel trimestre si conferma una positiva espansione del margine operativo lordo, grazie alla favorevole evoluzione del mix delle vendite guidata dalla crescita sostenuta dei brand a priorità globale, in linea con la strategia del Gruppo.

Contestualmente, l’andamento della marginalità operativa nel terzo trimestre riflette, come pianificato, un’accelerazione degli investimenti in pubblicità e promozioni e il rafforzamento delle strutture distributive del Gruppo, in particolare negli Stati Uniti.

Inoltre, a partire dal terzo trimestre, il Gruppo ha iniziato a beneficiare del contributo del neoacquisito business di Grand Marnier. Infine, gli oneri rettificativi operativi e finanziari non ricorrenti che hanno impattato i risultati del periodo riflettono varie iniziative intraprese dal Gruppo al fine di migliorarne il posizionamento futuro dal punto di vista finanziario, di portafoglio brand e di strutture organizzative.

Guardando all’ultima parte dell’anno, il Gruppo ritiene che le prospettive finora delineate rimangano sostanzialmente invariate. In particolare, con riferimento al quadro macroeconomico, si ritiene che la volatilità in alcuni mercati emergenti, nonché l’incertezza sull’evoluzione delle principali valute rispetto all’Euro, ancorché non in ulteriore deterioramento, possano persistere.

Contestualmente, il Gruppo rimane fiducioso sul conseguimento di una performance positiva e profittevole del business. In relazione al portafoglio di brand, il Gruppo si aspetta di continuare a conseguire una crescita delle marche a priorità globale e a elevata marginalità (in particolare gli aperitivi, il bourbon e i rum giamaicani) per le quali gli investimenti in attività di brand building, in accelerazione nel terzo trimestre, continueranno a essere sostenuti per la restante parte dell’anno.

Relativamente allo sviluppo geografico, il Gruppo si conferma fiducioso relativamente alla performance positiva nei suoi mercati chiave, che continueranno a beneficiare della rafforzata rete distributiva. In particolare, si segnala che negli Stati Uniti, il Gruppo continuerà a potenziare le capacità sul canale on premise negli Stati Uniti, segmento strategico per il neoacquisito brand Grand Marnier e in generale per tutto il portafoglio di premium spirit. Inoltre, con riferimento alle nuove iniziative distributive, il Gruppo rafforzerà la presenza locale attraverso la costituzione di una struttura commerciale diretta in Sud Africa, mercato ad alto potenziale per il portafoglio premium del Gruppo, in particolare per le categorie vodka e Scotch whisky.

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