Sono cinque titoli che hanno avuto una performance peggiore rispetto all’indice italiano FTSE MIB da inizio anno.
Piazza Affari, mentre scrivo questa analisi, viaggia dal primo gennaio 2020 con un -27% contro un rendimento di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) -39%, ENI (MI:ENI) -41%, Telecom Italia (MI:TLIT) -43%, Fiat (MI:FCHA) -44% e UniCredit (MI:CRDI) -50%.
Da un punto di vista grafico giornaliero Heikin-Ashi, chi è messo peggio è senza dubbio TELECOM ITALIA, perché viene da un trend ribassista partito con la candela rossa Heikin-Ashi dello scorso 19 maggio ed è oramai dentro il supporto a 0.3063, da dove aveva tentato una risalita con la candela verde del 18 marzo.
Se non si attenuano le vendite e se si va oltre quel supporto che è stato in grado di frenare il panico coronavirus, le cose si mettono veramente male!
Chi rischia grosso è anche UNICREDIT, dove oggi si rivede una candela verde Heikin-Ashi sul recente supporto 6.249, dove però non si è vista una pronta reazione.
Vediamo se andrà meglio con la verde in corso, perché guardando il grafico, si ha la netta sensazione che il titolo sia sull’orlo di un precipizio.
INTESA è messa leggermente meglio rispetto a UNICREDIT, perché ci sono eventuali nuovi paracaduti in caso di cedimento del supporto a 1.3378, da dove è partito un tentativo di rimbalzo.
La situazione di FIAT è neutrale, potrebbe tornare al rialzo con una candela verde Heikin-Ashi o al ribasso con chiusura daily Heikin-Ashi sotto 7.027.
ENI ha confermato ieri una candela rossa Heikin-Ashi sulla parte alta di un trading range in cui si trova da metà aprile.
Nei giorni scorsi ha reagito dal supporto a 7.672, ma non è detto che la storia possa ripetersi in futuro, il semaforo è adesso a favore di chi ha una view ribassista.
L’analisi completa con ulteriori mie considerazioni nel video in basso.