Articolo scritto in esclusiva per Investing.com.
Il rilascio di stamane dei dati PMI della zona euro mostra l’impatto dei colli di bottiglia delle catene di approvvigionamento sull’attività economica e sono il motivo per cui la BCE potrebbe continuare a trascurare l’inflazione superiore all’obiettivo.
Visto che la politica allentata della BCE probabilmente resterà ancora in piedi per un po’, i mercati europei potrebbero essere ancora sostenuti. Di conseguenza, i “like” del DAX tedesco potrebbero toccare nuovi massimi in un futuro non troppo distante.
Sebbene diverse banche centrali abbiano già inasprito le loro politiche e la Fed intenda iniziare il tapering nei prossimi mesi, la BCE resta ferma ed è considerata una banca centrale più cauta. Soprattutto ora che il Presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha annunciato che rassegnerà le proprie dimissioni dopo oltre un decennio. Le dimissioni di Weidmann - apparentemente per motivi personali - significano che la banca centrale resterà senza uno dei policy maker più falchi nell’influenzare le decisioni politiche, facendo aumentare le possibilità di una riduzione lenta dello stimolo a partire dal prossimo anno.
Le decisioni di politica della prossima settimana offriranno delle indicazioni sulle previsioni di politica visto che le nuove proiezioni saranno rilasciate al prossimo vertice della BCE di dicembre. Senza dubbio, i rischi per l’inflazione sono schizzati rispetto alle proiezioni di settembre ma, come la Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato che le pressioni dei prezzi saranno transitorie.
Con le misure della BCE ancora in corso, i mercati azionari europei hanno continuato a trovare supporto.
Il DAX potrebbe seguire gli omologhi statunitensi avvicinandosi o sorpassando i massimi storici di 16030 di agosto.
L’indice di riferimento tedesco ha iniziato la sua inversione quando, il breakdown sotto la media su 200 giorni si è rivelata una trappola per orsi nella prima settimana di ottobre, dopo il calo di settembre. Poiché l’indice ha rapidamente recuperato la media tecnicamente importante e ha costruito una base al di sopra di essa, restava da chiedersi se avrebbe continuato a rompere il suo trend ribassista che aveva bloccato i precedenti tentativi di recupero. Dunque, dopo il breaking di venerdì scorso, ha trascorso tutta questa settimana mantenendo il breakout senza ulteriori rialzi.
Sebbene la mancanza di un ulteriore movimento al rialzo non è qualcosa che gli investitori rialzisti si sarebbero aspettati dopo la performance della scorsa settimana, questo può ancora essere considerato un consolidamento rialzista.
Un consolidamento rialzista come descritto sopra permette agli oscillatori a breve termine (come l’indice RSI, il MACD, ecc.) di lavorare fuori dalle loro condizioni di ipercomprato attraverso il tempo, piuttosto che la price action. Con l'indice non più ipercomprato sul time frame inferiore, e lo sfondo tecnico ancora rialzista sui time frame superiori, i trader sarebbero più inclini a cercare setup lunghi che corti in queste condizioni.
Mi aspetto quindi che il DAX prosegua da qui e si diriga di nuovo verso i suoi vecchi massimi. Per un'ulteriore conferma, una chiusura giornaliera sopra la zona rossa ombreggiata sul grafico, che ci spingerebbe anche sopra il livello 61,8% di Fibonacci, sarebbe l’ideale.