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Debolezza del dollaro e forza dell'azionario USA

Pubblicato 08.08.2018, 09:41
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
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Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

I tori del dollaro hanno perso un po’ il controllo della situazione nelle ultime sedute, la causa principale come ricordato ieri è imputabile alle manovre della Banca Popolare Cinese sullo yuan per fronteggiare la pesante svalutazione dell’ultimo periodo.

E’ altrettanto importante evidenziare che i movimenti dei principali rendimenti obbligazionari non stanno variando più di tanto e in assenza di tale volatilità i mercati del forex si stanno spostando in base alle mosse della divisa cinese.

L’innalzamento del coefficiente di riserva obbligatoria per i contratti a termine FX ha invertito il trend dello yuan, almeno per il momento.

Ciò ha limitato la forza del dollaro e ha indotto gli operatori a prendere profitto proprio sul biglietto verde.

Vediamo, ad esempio, come il cambio EUR/USD stia rimbalzando, mentre il Dollaro/Yen perde nuovamente quota e persino l'oro sta provando a rimbalzare.

Per ora stiamo comunque parlando di un consolidamento e ci sono notevoli ostacoli che limitano il potenziale cambio di tendenza. Durerà? Ci sarà spazio per una reale inversione?

Bene, la guerra commerciale è un driver fondamentale dei mercati visto il periodo e gli Stati Uniti a tal proposito hanno confermato che la tariffa del 25% su $ 16 miliardi di importazioni cinesi entrerà in vigore il 23 agosto.

La risposta della Cina non si è fatta attendere ed è giunta attraverso i canali ufficiali, il che significa che le tensioni stanno nuovamente crescendo e ciò potrebbe nuovamente favorire il Dollaro.

Per ora, i mercati azionari restano sostenuti con forza di Wall Street, soprattutto grazie alle ultime trimestrali in calendario.

Da segnalare il rilascio del dato sulla bilancia commerciale cinese sceso a + $ 28,1 miliardi ($ 41,5 miliardi l’ultima rilevazione) in virtù del fatto che le importazioni sono cresciute molto più del previsto al 27,3% (+ 17,0% atteso, + 14,1% la precedente lettura), mentre le esportazioni sono state + 12,2% (+ 10,0% il dato previsto, + 11,2% l’ultimo).

Wall Street, come detto, ha terminato la giornata di ieri decisamente in rialzo con l'indice SP 500 +0,3% a 2858 punti ovvero a ridosso dei massimi storici.

I mercati asiatici sono stati misti col Nikkei + 0,04%, mentre gli europei sono partiti al ribasso.

Nel forex segnaliamo Euro e Yen in guadagno attorno al + 0,2% mentre il Kiwi sembra volersi apprezzare in vista della RBNZ di questa sera.

Continua, invece, la sotto performance della sterlina.

È un giorno abbastanza tranquillo sul fronte dati, da segnalare soltanto le scorte di petrolio per le quali si prevede un calo -1,8 milioni di barili (+ 3,8 milioni di barili la scorsa settimana). Infine, come detto, alle ore 23 spazio alla Reserve Bank of New Zealand con l’annuncio di politica monetaria ma ancora una volta dovrebbe mantenere a + 1.75%. Sarà però interessante valutare lo statement.

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