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Le crescenti aspettative inflazionistiche hanno fatto salire i rendimenti obbligazionari sui livelli più alti del 2018.
Il movimento sul rendimento dei Treasury statunitensi a 10 anni si è fermato al di sopra del massimo del dicembre 2013, del 3,04%.
Poi, a seguito dei dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione della Fed di New York molto superiore alle attese, il rendimento ha perso 9 punti base.
Ma cos’è che ha pilotato la spinta obbligazionaria?
Probabilmente le aspettative del mercato per un quarto rialzo dei tassi a dicembre, balzate improvvisamente al 54% (ossia più probabile che no) sulla base dei futures sui Fed Funds del CME Group.
L'impatto si è chiaramente diffuso sui vari mercati: il prezzo dell'XAU/USD è sceso bruscamente rompendo il supporto dei 1300 dollari mantenuto durante tutto il 2018, mentre Dollaro/Yen, un mercato in cui i differenziali dei tassi di interesse sono strettamente correlati, ha superato quota 110 raggiungendo livelli che non si vedevano da gennaio.
Le azioni non hanno reagito bene e Wall Street ha perso quota.
Ma questi movimenti dovranno affrontare una novità geopolitica non da poco, ovvero la Corea del Nord sembrerebbe allontanarsi dai colloqui pianificati con la Corea del Sud e minaccia di fare lo stesso con gli USA.
Kim Jong Un non sembra più tanto d’accordo sul programma di denuclearizzazione.
Al momento c'è stato solo un piccolo accenno di ritorno sugli asset rifugio, ma sarà interessante capire come si svilupperà questa situazione geopolitica.
Come detto Wall Street ha chiuso al ribasso con SP 500 -0.7% a 2711 punti, anche i mercati asiatici non hanno mostrato forza con il Nikkei -0.4%.
I mercati europei sono relativamente stabili e sembrano orientati al rialzo. Nelle valute del forex stiamo assistendo a movimenti di consolidamento con lievi prese di profitto sul Dollaro.
Nelle materie prime l’XAU/USD ha rimbalzato guadagnando $ 4 (circa lo 0,3%) mentre il Future Petrolio Greggio WTI è leggermente in calo.
Ci aspetta un’altra giornata ricca di dati, anche se per lo più dall’impatto relativo. L'inflazione nell'Eurozona non dovrebbe proporre variazioni eclatanti scendendo leggermente al + 1,2% mentre il dato core potrebbe calare al + 0,7% dall’1% della lettura preliminare. I permessi di costruzione degli Stati Uniti verranno rilasciati alle ore 14:30 e dovrebbe rimanere a 1.35 m con l’Housing Starts leggermente in calo a 1.31 m (da 1.32m). La produzione industriale statunitense delle 15:15 dovrebbe crescere + 0,5% su base mensile. Le scorte di petrolio potrebbero mostrarci un calo delle scorte di greggio di -2.0m di barili (-2.2m di barili la scorsa settimana), distillati in discesa di -1.9m di barili (3.8m di barili la scorsa settimana), mentre le scorte di benzina dovrebbero ridursi di -1.0 m (-2,2 m la scorsa settimana).