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In un periodo di mercati laterali, ecco che gli operatori hanno ricevuto un ulteriore segnale del fatto che il dollaro potrebbe aver raggiunto il max del 2019. La riunione del FOMC di luglio si terrà a fine mese, è vero, ma i vari membri della Fed stanno supportando a più riprese un nuovo ciclo di taglio dei tassi. L’ultimo in ordine cronologico è stato il presidente della FED di New York John Williams che ieri ha abbandonato i toni da falco che lo distinguevano per passare improvvisamente dalla parte delle colombe. Williams ritiene che se l'economia e l'inflazione stanno rallentando, la Fed dovrà necessariamente muoversi in maniera preventiva.
Successivamente la Fed di New York ha cercato di chiarire che i commenti di Williams erano semplicemente accademici e non orientati verso potenziali mosse monetarie attuali, ma c’è stato anche un discorso dal vicepresidente del FOMC Richard Clarida (visto come incline al taglio dei tassi) che ha sostenuto le parole del collega. La reazione del mercato è stata violenta, difatti le probabilità di un taglio tassi di 50 punti base sarebbero balzate al 55 per cento. Il dollaro è stato venduto, con forza, ciò ha innescato il movimento dell’oro al rialzo con rottura della resistenza sui massimi pluriennali e su livelli non più visti dal 2013.
Sebbene stamattina ci sia stata un moderato rientro del movimento, il rimbalzo potrebbe non andare troppo lontano e Wall Street – trimestrali permettendo – potrebbe riprendere l’attacco ai massimi assoluti.
Wall Street che infatti ha chiuso con un rimbalzo importante, l'S&P 500 + 0,3% a 2995 punti e con i futures in ulteriore crescita + 0,3%. Il movimento ha consentito un forte rimbalzo delle azioni asiatiche, con il Nikkei + 2,0% e lo Shanghai Composite + 0,7%. Nelle materie prime l’oro, dopo il forte rialzo di ieri, ha perso circa mezzo punto percentuale mentre il petrolio è riuscito a rimbalzare sulla notizia che gli Stati Uniti hanno abbattuto quello che si crede essere un drone iraniano nel Golfo Persico.
Sul fronte macro-economico il dato chiave di oggi è il preliminare del sentiment consumatori Michigan delle ore 16, che dovrebbe salire a 98,5 a luglio (rispetto a 98,2 di giugno).
Poi attenzione perché parlerà James Bullard del FOMC (17:05, solitamente colomba e membro votante) mentre Eric Rosengren (anch’esso votante ma leggermente falco) parlerà alle 22:£0. Dei due, Rosengren sarebbe senz’altro il più interessante per tastare ancora una volta l'umore del FOMC.