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Fed: variante Delta e appoggio di Yellen supportano l’approccio cauto di Powell

Pubblicato 23.08.2021, 14:52

L’impennata dei contagi e delle vittime da COVID-19 potrebbe rallentare lo slancio verso la riduzione dello stimolo monetario emerso la scorsa settimana dai verbali del vertice dei policymaker della Federal Reserve di fine luglio.

Il capo della Fed di Dallas Robert Kaplan, che sta insistendo per un intervento rapido sulla riduzione degli acquisti di bond, venerdì ha ammesso che l’impatto della variante Delta potrebbe costringerlo a cambiare idea.

“È in rapida evoluzione”, ha dichiarato in un intervento televisivo, affermando che la nuova ondata sta rinviando il ritorno in ufficio e pesando sulle assunzioni. Per il momento, Kaplan dice che continuerà a sostenere la necessità di annunciare una riduzione degli acquisti di bond il mese prossimo, ma un impatto materiale sulle prospettive economiche potrebbe fargli cambiare idea.

Ancor più significativo forse il fatto che la Fed di Kansas City venerdì abbia annunciato la cancellazione della conferenza di Jackson Hole in presenza questa settimana: si terrà solo online. La banca regionale ospita la conferenza, che è spesso un’occasione per i funzionari della Fed di dare indizi sulla direzione della politica della banca. Anche l’anno scorso si è svolta virtualmente per via della pandemia.

Gli avvertimenti economici segnalano un’evoluzione del rallentamento

Le prove di un rallentamento economico sono dappertutto, dal calo settimanale dei controlli di sicurezza all’aeroporto, alle minori prenotazioni nei ristoranti tramite servizi online. Resta da vedere quale impatto la nuova cautela avrà sui commenti del presidente della Fed Jerome Powell, che mette sempre in guardia dall’impatto del COVID sulla tempistica del tapering della Fed. Difficilmente brucerà le tappe sulla discussione del vertice di politica monetaria del 21-22 settembre in questa situazione in rapida evoluzione con una data specifica.

I verbali del vertice del 27-28 luglio del Federal Open Market Committee sono rapidamente diventati storia vecchia. Un accordo sulla riduzione degli acquisti di asset quest’anno sembra essere vicino.

“Guardando al futuro, la maggior parte dei partecipanti nota che, ammesso che l’economia si evolva come prevedono, ritengono che potrebbe essere appropriato cominciare a ridurre il ritmo degli acquisti di asset quest’anno perché considerano il criterio della Commissione di “considerevoli ulteriori progressi” soddisfatto circa l’obiettivo della stabilità di prezzo e quasi soddisfatto per quanto riguarda l’obiettivo della massima occupazione”.

L’inghippo, ovviamente, sta nell’eventualità che l’economia si evolva come previsto e i dubbi sembrano essere in aumento. Persino a luglio, i policymaker hanno notato “che la diffusione della variante Delta potrebbe temporaneamente rinviare la piena riapertura dell’economia e limitare le assunzioni e l’offerta di lavoro”, secondo i verbali.

L’approccio cauto di Powell potrebbe essere più incoraggiato ora che il Segretario al Tesoro Janet Yellen, ex presidente della Fed, ha espresso supporto alla conferma di Powell per il ruolo. La decisione del Presidente Joe Biden potrebbe arrivare già nel weekend del Labor Day.

L’incertezza per il COVID va ad aggiungersi al desiderio di mantenere la maggiore continuità possibile e va a favore di una rinomina di Powell.

Yellen è stata la prima presidente della Fed a non essere rinominata da decenni, in quanto l’ex Presidente Donald Trump aveva interrotto la tradizione bipartisan di confermare il presidente della Fed se intenzionato a restare.

Powell ha ribadito la sua posizione deliberativa la scorsa settimana. Intervenendo ad un incontro virtuale per formatori e studenti, Powell ha avvertito che la pandemia ha cambiato permanentemente l’economia.

“Non torneremo all’economia che avevamo prima della pandemia. Dobbiamo osservare con attenzione l’economia che continua ad affrontare la pandemia e cercare di capire in che modo è cambiata e quali sono le implicazioni per la nostra politica”.

I policymaker della Fed, così come gli investitori, seguiranno da vicino gli indicatori economici alla ricerca di segnali di un nuovo impatto del COVID. Questa settimana sono attesi i dati sulla produzione manifatturiera, le vendite di case esistenti, i beni durevoli ed i redditi e le spese pro-capite.

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