Rassegna giornaliera sul mercato forex, 26 luglio 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Se diamo un’occhiata al calendario economico, vedremo che sarà una settimana intensa per il mercato forex. In agenda abbiamo la decisione del tasso di una banca centrale, i dati sul PIL, sull’inflazione ed i report sull’occupazione. Una serie di grandi aziende del settore tech rilasceranno i loro report sugli utili, e con gli USA che hanno toccato un nuovo massimo storico questo lunedì, gli investitori seguiranno i dati con particolare attenzione, in quanto delle forti delusioni potrebbero innescare delle forti prese di profitto.
Ecco le 10 cose più importanti da seguire questa settimana:
- Annuncio di politica monetaria della Federal Reserve USA
- Utili dei Big Tech
- Dati sul PIL del 2° trimestre negli USA
- Dati sul PIL del 2° trimestre nella zona euro
- PIL del Canada
- IPC della zona euro
- IPC australiano
- IPC canadese
- Report sull’occupazione in Germania
- Report su redditi e spese pro-capite negli USA
L’annuncio di politica economica della Federal Reserve è l’evento più importante della settimana, ma c’è una buona probabilità che la dichiarazione del FOMC resti virtualmente invariata. Dall’ultimo vertice della Fed, gli elevati tassi di vaccinazione hanno incoraggiato a spendere e viaggiare di più. Questo non è emerso ancora dai dati in quanto l’ultimo report sulle vendite al dettaglio ha mostrato solo un aumento dello 0,6% a luglio, ma è fuor di dubbio che l’attività economica abbia visto un’accelerazione nell’ultimo mese. Il problema è che la diffusione della variante Delta del virus, la scadenza di questa settimana della moratoria per lo sfratto e la fine dei sussidi extra alla disoccupazione pongono degli importanti rischi all’attività economica di questo autunno. La Fed ha ammesso di aver parlato di riduzione durante l’ultimo vertice e che le discussioni probabilmente sono continuate a luglio. Tuttavia, qualsiasi tipo di annuncio importante in tal senso probabilmente verrà rimandato al simposio di Jackson Hole, dove i policy-maker si riuniranno di persona per la prima volta dall’inizio della pandemia. Per i dettagli, probabilmente si dovrà attendere il vertice FOMC di settembre.
Tutto ciò vuol dire che il FOMC potrebbe non avere un impatto importante sul dollaro USA. Se il Presidente della Fed Chairman Jerome Powell non proferirà parola sulla politica futura e ridimensionerà i recenti aumenti dei prezzi, gli attuali range dei cambi USD/JPY e EUR/USD dovrebbero tenere. Se dovesse lasciarsi scappare qualcosa sulle discussioni riguardanti il tapering, facendo presagire l’arrivo di maggiori dettagli, il dollaro USA schizzerà. Per il secondo trimestre ci si aspettano dati positivi sul PIL, dunque una buona lettura non sarebbe una grande sorpresa.
Anche la zona euro rilascerà i dati sul PIL del secondo trimestre. Nonostante la Banca Centrale Europea sia rimasta cauta ed il report tedesco sull’IFO sia sceso inaspettatamente, il consolidamento post-BCE ed il rally di oggi del cambio EUR/USD ci dice che il cambio è oversold. Se gli altri dei dati economici di questa settimana saranno al rialzo (e crediamo che lo saranno), il cambio EUR/USD potrebbe schizzare sopra 1,19. Come negli USA, gli elevati tassi di vaccinazione hanno portato ad un calo delle restrizioni nella zona euro nel secondo trimestre. L’aumento dei viaggi e della spesa potrebbe dare una forte spinta al PIL del 2° trimestre. L’inflazione è in salita e, secondo i dati PMI, le assunzioni sono aumentate più rapidamente il mese scorso.
Il report sull’inflazione del Canada dovrebbe essere più influente del report sul PIL, che si basa solo su un mese. Anche l’Australia rilascerà i dati sull’IPC, che se positivi potrebbero contribuire a spingere il AUD. Tuttavia, tra il lockdown in corso e le banca centrale cauta, la valuta dovrebbe restare con un piede indietro.
In conclusione, tirando un po’ le somme, l’evento più importante per i mercati potrebbe essere il rilascio degli utili, o, più specificatamente la propensione al rischio. Se le azioni continueranno a salire, il dollaro USA o lo yen si indeboliranno. Se gli utili saranno deludenti innescando un selloff dell’azionario, allora tutto il resto non avrà importanza e le principali valute potrebbero crollare.