Ieri sera, in Giappone, il dato sugli ordinativi di macchinari riferito a maggio è calato per il secondo mese consecutivo, attestandosi al -1,4% dopo il forte declino, il più marcato degli ultimi due anni, registrato ad aprile, quando il dato aveva registrato un -11%; si tratta di un indicatore molto negativo, che mostra una flessione negli investimenti delle aziende e anche un rallentamento dell’economia globale.
Gli ordini di macchinari sono un ottimo indicatore degli investimenti delle aziende e da gennaio la tendenza è negativa.
Di conseguenza, stamattina lo Yen ha ceduto un centesimo contro il biglietto verde ed è tornato quasi a quota 102.
Nel fine settimana, la coalizione di Shinzo Abe ha vinto le elezioni per la Camera Alta, potremmo dunque assistere a un’intensificazione di due delle frecce dell’Abeconomia: riforme strutturali e stimoli fiscali.
Crediamo, cioè, che ci possa essere una pausa nell’allentamento monetario che non ha dimostrato, da nessuna parte, la sua efficacia.
I mercati azionari giapponesi hanno accolto con favore l’esito delle elezioni, salendo in modo marcato, ciò nonostante, mancano ancora i concreti risultati...