Oggi le principali Borse Europee sono in discesa, con l'indice paneuropeo STOXX 600 che segna un -0,2%, mentre l'indice dell'eurozona è in perdita dello 0,5%. Zalando (DE:ZALG) fa registrare un -8,9%, mentre Pandora (NYSE:P) perde fino al 4,2%, l'azienda di gioielli danese ha ridotto per il secondo trimestre consecutivo l'outlook sulle vendite, dicendosi intenzionata a rivedere la sua strategia e a lanciare un nuovo programma di taglio dei costi. Adecco cresce invece fino al 4,4% a seguito di risultati che hanno centrato le aspettative e a margini più forti. Morphosys è in positivo di oltre il 7%, come la società postale e di logistica Deutsche Post che guadagna oltre il 2% grazie a una discesa dei profitti meno eclatante di quanto si aspettassero gli analisti.
I prezzi del petrolio sono in calo dopo che le esenzioni concesse dagli Usa ai principali importatori di greggio iraniano hanno sollevato i timori sull'offerta, spostando l'attenzione del mercato all'eventuale impatto derivante da un rallentameno dell'economia sulla domanda. Attorno alle 16,20 italiane, il futures sul Brent benchmark perde 51 centesimi (-0,70%) a 72,81 dollari il barile, mentre il contratto sul greggio leggero USA cede 29 centesimi (-0,46%) a 62,87 dollari.
Con l'avvio delle sanzioni all'Iran, Washington ha concesso a otto importatori come; Cina, India, Corea del Sud, Giappone, Italia, Grecia, Taiwan e Turchia, di continuare per sei mesi a importare petrolio iraniano. Secondo i dati sugli scambi commerciali, si tratta di un gruppo di importatori che copre tre quarti delle esportazioni iraniane, dunque di fatto il paese potrà continuare per il momento a vendere petrolio all'estero. Il Giappone ha dichiarato oggi che in base alla deroga concessa aumenterà presto le importazioni dall'Iran.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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