La volatilità permea il mercato e la propensione al rischio sta aumentando considerevolmente.
L’indice sulla volatilità di JP Morgan è ai massimi da 12 mesi.
In particolare, si teme che la Deutsche Bank possa trovarsi in grosse difficoltà. In meno di un anno, il titolo ha perso più del 50% del suo valore.
Al momento il titolo scambia sopra i 15 euro, in rialzo solo grazie alla notizia dei riacquisti di obbligazioni.
È noto che la banca ha la maggiore esposizione in strumenti derivati al mondo, si stima che al momento ammontino a circa 55 mila miliardi di euro, in confronto il PIL tedesco è pari a 3 mila miliardi di euro.
Inoltre, i depositi ammontano a circa 532 miliardi di euro, circa 100 volte meno dell’esposizione complessiva in derivati.
Il mercato inizia a capire che la situazione globale è molto preoccupante e di conseguenza i CDS sulla DB (un contratto che offre protezione contro il rischio di default di una banca tedesca) stanno esplodendo.
In questo contesto di rendimenti negativi, crediamo che i problemi della DB riflettano la situazione complessiva del settore bancario.
Le turbolenze continueranno. Ciò giustifica sicuramente l’enorme aumento della domanda di oro fisico registrato negli ultimi giorni a Londra.
The Risk Today
EUR/USD La coppia EUR/USD si consolida attualmente al di sotto di 1,200. La violazione del canale ascendente conferma la struttura tecnica negativa di breve termine. Il supporto orario può essere trovato a 1,1070 (minimo 04/02/2016). La resistenza oraria giace a 1,1260 (massimo 10/02/2016 e canale ascendente). A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD La coppia GBP/USD opera in un triangolo simmetrico. La resistenza oraria può essere ubicata a 1,4555 (trend ribassista). Il supporto orario può essere ubicato a 1,4410 (tendenza ascendente). La struttura tecnica è molto positiva. Si prevede un ulteriore consolidamento. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY L’USD/JPY è in fase di recupero dopo la recente vendita massiccia. Monitorate il supporto orario a 113,60 (minimo 15/02/2016), in quanto una violazione sarebbe segnale di un indebolimento del momentum ascendente a breve termine. La resistenza oraria giace a 114,87 (massimo intragiornaliero). Il supporto robusto a 115,57 (minimo 16/12/2014) è stato infranto e completamente cancellato. Iniziamo a propendere per un’impostazione discendente a lungo termine. Un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002) pare meno probabile. Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).
USD/CHF La coppia USD/CHF sfida l’area di resistenza attorno a 0,9900 (massimo 10/02/2016). La successione a breve termine di minimi superiori favorisce una propensione rialzista. Il supporto orario può ubicarsi a 0,9775 (minimo 15/02/16). Nel lungo termine, la coppia ha stabilito massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.