Rassegna giornaliera sul mercato forex, 14 giugno 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
I rendimenti dei Titoli del Tesoro USA sono rimbalzati questo lunedì, in vista dell’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve. Il rally del 2,7% dei rendimenti decennali ed il calo dell’indice Dow Jones Industrial Average rispecchiano l’idea dei mercati che la banca centrale comincerà a parlare di una riduzione degli acquisti questa settimana. Solitamente, le voci di un tapering coincidono con diffusi guadagni del dollaro USA, ma il biglietto verde è rimasto invariato contro la sterlina ed ha perso terreno contro euro, dollaro canadese, australiano e neozelandese.
Il cambio USD/JPY ha infranto il livello di 110 e la coppia USD/CHF è andata a sbattere contro i 90 centesimi, ma la mancanza di coerenza nella performance complessiva del dollaro suggerisce che non tutti sono convinti che la Fed sia pronta a far schizzare i rendimenti con meno prudenza. Ha molte altre opportunità per segnalare il cambiamento ai mercati, come la conferenza di Jackson Hole ad agosto o il vertice del FOMC di settembre. Tuttavia, se i rendimenti statunitensi resteranno forti fino alla decisione sui tassi di mercoledì, l’euro, la sterlina, l’aussie ed altre valute dovrebbero scendere.
Il report sulle vendite al dettaglio USA di domani dovrebbe giocare un ruolo importante nelle aspettative sull’annuncio di politica monetaria. Nonostante i guadagni del dollaro, gli economisti si aspettano che le vendite al dettaglio siano scese dello 0,8% a maggio dopo la stagnazione di aprile. Due mesi consecutivi di domanda dei consumatori debole insieme a due mesi di crescita dell’occupazione mediocre sono dei buoni motivi perché la Fed sia più paziente. Aspettiamoci molti aggiustamenti delle posizioni e volatilità del dollaro dopo il report sulle vendite al dettaglio.
È ufficiale: nel Regno Unito la fase finale di allentamento delle restrizioni del lockdown sarà rinviata di quattro settimane, al 19 luglio, secondo il Primo Ministro Boris Johnson. Con la variante Delta del coronavirus che sta portando il numero di nuovi casi ai massimi da febbraio, il governo vuole accelerare con le vaccinazioni prima del “Freedom Day”, il giorno della libertà, in particolare con le seconde dosi per chi ha più di 40 anni. I vaccini si stanno dimostrando efficaci contro le varianti, ma Johnson ha dichiarato che, in base ai dati, è ormai chiaro che sono necessarie due dosi per contrastare la variante Delta.
La sterlina ha preso bene la notizia, muovendosi appena dopo l’annuncio, ma la performance sottotono del cambio GBP/USD suggerisce che lo slancio è al ribasso. I riflettori sono puntati sul dollaro USA questa settimana, ma un calendario di dati abbastanza fitto fa sì che anche la sterlina sia al centro della scena. I dati sul mercato del lavoro britannico saranno pubblicati domani e, secondo gli indici PMI, si è registrato un netto miglioramento della crescita del mercato del lavoro. Saranno necessari dei dati molto forti per eliminare la pressione dalla sterlina.
I dati migliori del previsto sulla produzione industriale nella zona euro hanno aiutato il cambio EUR/USD a restare sopra la media mobile semplice su 50 giorni. Il dollaro neozelandese si è lasciato alle spalle un’attività del settore dei servizi più debole delle attese. Il dollaro canadese è schizzato nonostante la revisione al ribasso delle vendite del settore manifatturiero.
La RBA pubblicherà i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria stanotte. La RBA ha mantenuto la sua posizione cauta per via dei dati misti, perciò gli investitori leggeranno con attenzione i verbali per capire quanto a lungo la banca si aspetta che i dati restino deboli.