Le azioni hanno terminato la giornata di ieri con un rialzo di circa l’1%, rimbalzando un po’ dal forte sell-off di mercoledì; questo lo ha reso una giornata “inside”.
Abbiamo spesso assistito a giornate interne quando il giorno successivo a un grande movimento si trova all’interno della candela del giorno precedente. Nel top di luglio, l’indice S&P 500 è rimasto all’interno della candela engulfing del 27 luglio per tre giorni prima di scendere. Anche il 7 dicembre abbiamo assistito a una giornata interna, che ha portato al proseguimento del rally.
Tuttavia, l’attuale configurazione appare piuttosto negativa, dal momento che mercoledì c’è stato un grande sell-off e l’indice non ha fatto altro che ritracciare il 61,8% del ribasso fino a quel momento. Inoltre, c’è stato un grande movimento al ribasso fino alla chiusura di mercoledì, con un gap al rialzo questa mattina; questo tipo di gap tende a essere colmato rapidamente. Naturalmente non è necessario, ma nella mia esperienza, di solito ci vogliono uno o due giorni.
Ieri abbiamo ricevuto le revisioni del PIL ed è stato davvero sorprendente vedere revisioni così ampie e riviste al ribasso, mentre anche le richieste di disoccupazione erano ancora molto basse. Tuttavia, i decennali sono saliti oggi, non di molto, ma abbastanza da attirare la mia attenzione con grandi revisioni al ribasso del PIL. Nel complesso, il PIL al 4,9% è ancora forte ma in calo rispetto al 5,2%.
Più importante è che la tendenza generale dei dati economici nelle ultime settimane sostiene un tasso di crescita del PIL reale del 4° trimestre piuttosto sano, che sostiene tassi più elevati dalla parte posteriore della curva. Pertanto, un ritorno dei decennali al di sopra del 4% sembra possibile nel breve termine.
Inoltre, la curva dei rendimenti si sta avvicinando a un nuovo irripidimento, in quanto lo spread mostra segni di slancio positivo e il potenziale di rottura di un trend discendente. L’aspetto sorprendente è la stretta correlazione tra il VIX e lo spread 10/2. Se lo spread 10/2 dovesse rompere al rialzo e iniziare a salire, ciò suggerirebbe un aumento del VIX.
Nike (NYSE:NKE) ha riportato questa sera i risultati e ha battuto gli utili ma non i fatturati. Inoltre, l’azienda sta cercando di tagliare i costi nei prossimi tre anni, dato che vede un calo dei ricavi nella seconda metà dell’anno. Sembra che Nike lascerà andare i lavoratori e vedrà un costo nel terzo trimestre.
Il titolo non ha fatto molto; pur essendo in rialzo rispetto ai minimi, è ancora ben al di sotto dei massimi registrati in aprile. Non si può escludere un ritorno verso la parte bassa del range, soprattutto se si prevede che le vendite saranno inferiori alle aspettative.
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