Il Bitcoin ha registrato un tonfo del 10% ieri, crollando al minimo di due mesi.
Il calo ha seguito la notizia di un attacco hacker subìto da Coinrail, una piazza di modeste dimensioni in Corea del Sud, comunicata dalla piazza stessa tramite Twitter nel fine settimana.
Sebbene questo evento, senza dubbio, alimenti gli annosi timori sulla sicurezza delle criptovalute, giunge anche dopo un’altra e forse peggiore notizia per le valute digitali.
Il Wall Street Journal venerdì ha riportato che i regolatori USA stanno indagando su una possibile manipolazione dei prezzi su quattro principali piazze di criptovalute: Bitstamp, Coinbase, itBit e Kraken.
I tori delle cripto conoscono bene i regolatori governativi e il potere che possono esercitare sui movimenti di prezzo e sulla volatilità dei token digitali.
Qualsiasi minaccia degli organismi governativi di aumentare i controlli o limitare l’emissione di criptovalute o gli scambi ha più volte rappresentato un rischio per la classe di asset.
Inoltre, le precedenti notizie di attacchi sulle piazze hanno pesato sul Bitcoin e sulle valute sorelle.
L’un tempo possente Bitcoin, che ha raggiunto quasi i 20.000 dollari a token a metà dicembre 2017, è crollato di ben il 70% in meno di due mesi, fino al minimo di 6.000 dollari di inizio febbraio. Da allora, il Bitcoin è stato scambiato all’interno di un pattern a triangolo simmetrico, in quanto sia i compratori che i venditori hanno alzato la posta.
Questo fino a ieri, quando i venditori hanno spinto il BTC al di sotto del fondo del pattern.
La penetrazione del 5% ha più che soddisfatto il filtro conservativo del 3,00 per evitare una trappola degli orsi.
Tuttavia, come abbiamo fatto notare in numerose occasioni, questo asset non si comporta come gli altri.
Abbiamo anche suggerito di moltiplicare i filtri per 10.
Se questo filtro (arbitrario) può essere considerato indicativo, rende l’attuale penetrazione una rottura inaffidabile dello 0,5%.
Tuttavia è un enorme, rumoroso, campanello d’allarme per l’asset e riteniamo valga la pena seguire questo fenomeno tecnico.
Ecco cosa cercare a seconda della tolleranza del rischio:
Strategie di trading - posizione corta
I trader conservatori dovrebbero aspettare una penetrazione del 30% (un 3% conservatore moltiplicato per 10, in quanto asset con la fluttuazione più alta dalla Bolla dei Tulipani). Consigliamo ai trader di aspettare il filtro su base di chiusura.
A quel punto, potrebbero aspettare una probabile mossa di ritorno, a conferma della veridicità della resistenza del triangolo, con almeno una candela rossa lunga ad inglobare una precedente candela verde, o una candela piccola di qualsiasi colore.
I trader moderati sarebbero soddisfatti di una penetrazione del 20%. Potrebbero aspettare una mossa di ritorno per un punto di entrata migliore, ma non necessariamente una prova del trend.
I trader aggressivi potrebbero entrare con una posizione corta quando si sentano a proprio agio per quanto riguarda lo stop-loss o addirittura per una vera e propria perdita. Il prezzo potrebbe tornare al pattern, al momento a 7.200 dollari.