No. Non siamo ancora arrivati al punto più basso, al punto dal quale le borse ripartiranno.
Gli ultimi vent’anni sono stati caratterizzati da mercati pecora che hanno buttato in discarica qualsiasi fondamentale e qualsiasi legge economica per seguire le dissennate politiche delle autorità politiche e delle banche centrali.
L’abbiamo visto benissimo nella crisi del 2007-2008 (ci hanno fatto pure un film); crisi annunciata da tanti (minoranza ovviamente) che denunciavano gli squilibri macroeconomici e finanziari, le anomalie e le conseguenze a cui si stava andando incontro. Ma, ahimè, messi al bando come pazzi e relegati ai limiti periferici. Le autorità, seguite come l’oracolo, raccontavano che andava tutto bene e i mercati seguivano senza porsi problemi e senza approfondire, senza analizzare veramente.
Poi sappiamo cosa è accaduto.
Ma il mondo parallelo è proseguito, anzi è peggiorato.
Dieci anni di surrealismo: stampa di moneta infinita, tassi sotto zero mai visti, debito esponenziale, soprattutto, in occidente e a tutti i livelli. E tutto questo nel silenzio assoluto, autorità fallaci assecondate senza che ci fosse una minima ribellione, se non qualche singolo ribelle identificato come pazzoide da curare. Morti tenuti in piedi fittiziamente, come se la realtà non esistesse e come se i odi non venissero al pettine.
Ora i conti arrivano; e sono salati.
Prima o poi i comportamenti di cui sopra gli squilibri li creano ed emergono. L’eccesso di iniezione di liquidità rispetto alla crescita reale, alla fine, crea per forza inflazione . È una semplice regola economica.
E nell’ultimo anno si è raggiunta l’apoteosi della falsità del sistema e dell’ebetismo dei mercati.
Guardiamo il grafico del 2021 dello S&P500
Come si evince vi è stata una crescita notevole basata su mercati che hanno creduto alla menzogna perpetrata da Banche centrali come FED e BCE dell’inflazione transitoria. Solo degli ignoranti, degli incompetenti potevano credere a tale assurdità….o forse solo chi non vuole cambiare, chi spera e tralascia volontariamente numeri, dati ed evidenze tecniche.
Si è portato l’indice americano ad un P/E pari a 28 a fine 2021 contro una media ventennale di 14,9. Si è, addirittura, scontato non solo che andasse tutto bene, ma anche meglio. Per di più un 2021 con pil drogati dall’inflazione già elevata e da vendite al dettaglio (consumi) fermi o in negativo. Di reale, nulla.
Ora, dopo 10 anni di droga di ogni genere si sta tornando alla realtà.
L’inflazione resterà a lungo, l’aumento dei tassi europei deve ancora iniziare così come la fine del QE.
Guardiamo il grafico odierno, ad esempio il Dax tedesco, tanto per non restare sempre sullo stesso S&P
A mio parere, è evidente che il mercato non sta ancora scontando che l’alta inflazione resterà a lungo e non tornerà al 2% a breve termine come vogliono far credere le banche centrali;
Non stanno ancora scontando che l’inflazione elevata, il crollo dei consumi (stamattina -3,6% le vendite al dettaglio annue in Germania) , il rialzo dei tassi , la fine della iniezione della liquidità e l’inizio del drenaggio di liquidità, la stretta sulla concessione del credito a privati e a aziende, gli NPL che arriveranno…..porteranno ad una recessione come poche volte si è vista. E sarà duratura. Un riequilibrio che sarà traumatico.
L’amministratore delegato di Jp Morgan (NYSE:JPM) dice che da luglio avremo l’uragano; non so se inizierà a luglio, ma certamente arriverà.
Vi dicono che è il momento di acquistare ? Che è un’opportunità ?
Io penso che il peggio debba ancora venire.
……..Ma probabilmente è tutto sbagliato, sono fissato con la macroeconomia, con i fondamentali, con gli equilibri finanziari…….oggi ci si dedica al trading, al giorno per giorno,……. ma chi se ne frega di tutto il resto.