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Il gas naturale sfida il tonfo delle materie prime; ecco un ETP per i tori

Pubblicato 27.07.2021, 13:12
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

I prezzi della maggior parte delle materie prime sono scesi nelle ultime settimane, dopo mesi di rialzi. I cali hanno interessato i future di granturco, rame, legname, palladio e platino. Ma il gas naturale, un combustibile fossile, è rimasto stabile e il prezzo supera i 4 dollari per mmBtu. Sull’anno in corso, ha visto ritorni di oltre il 52% e del 61% nello scorso anno.

Grafico settimanale gas naturale

Di conseguenza, oggi daremo un’occhiata a questa materia prima e parleremo di un ETP che potrebbe interessare ai tori del gas naturale.

Gli USA sono il principale produttore

Nel 2011, gli USA hanno superato la Russia diventando il maggiore produttore al mondo di gas naturale. Gli altri sono Iran, Canada, Qatar, Cina e Norvegia. Dal crescente lato della domanda troviamo principalmente USA, Cina e Medio Oriente.

Oltre un terzo dei consumi energetici totali negli USA arriva dal gas naturale. Rappresenta circa il 40% della produzione di elettricità. Inoltre, delle temperature estive alte comportano un maggiore utilizzo di aria condizionata e, di conseguenza, una maggiore domanda della materia prima.

Circa metà delle costruzioni residenziali del paese dipende dal gas naturale per il riscaldamento, l’acqua calda e per cucinare. È utilizzato anche in varie industrie. Cinque stati USA (Texas, California, Louisiana, Pennsylvania e Florida) sono responsabili di oltre un terzo della domanda del paese.

Negli ultimi anni si è registrato un forte aumento dei gasdotti e delle esportazioni di gas naturale liquefatto USA. Le esportazioni statunitensi di GNL sono schizzate del 41% su base annua.

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Gli investitori che vogliono comprare titoli azionari legati al gas naturale seguono varie società energetiche, come:

  • Antero Resources (NYSE:AR), +151% sull’anno in corso;
  • Cabot Oil & Gas Corporation (NYSE:COG), -3% sull’anno in corso;
  • Cheniere Energy (NYSE:LNG), +39% sull’anno in corso;
  • EQT (NYSE:EQT), +59% sull’anno in corso;
  • Kinder Morgan (NYSE:KMI), +27% sull’anno in corso;
  • Royal Dutch Shell (NYSE:RDSa) (NYSE:RDSb), +8% sull’anno in corso;
  • Southwestern Energy (NYSE:SWN), +63% sull’anno in corso.

In altre parole, i ritorni dei titoli azionari non sono sempre stati simili a quelli della materia prima. Ecco un fondo che potrebbe essere interessante per chi vuole investire sul gas naturale.

United States 12 Month Natural Gas Fund

Prezzo attuale: 10,97 dollari
Range su 52 settimane: 7,24 - 10,99 dollari
Percentuale di spesa: 0,90% all’anno

Il fondo United States 12 Month Natural Gas Fund (NYSE:UNL) ha cominciato gli scambi nel novembre 2009. È un ETP piccolo, con circa 11 milioni di dollari di asset in gestione.

Grafico settimanale UNL

UNL replica il prezzo del gas naturale consegnato all’Henry Hub, Louisiana. Il fondo possiede 12 contratti di future di riferimento che arrivano fino ai 12 mesi successivi. I movimenti giornalieri del prezzo rispecchiano i cambiamenti di questi contratti.

Ciò significa che tramite il mantenimento ed il rollover su 12 contratti di future diversi, UNL offre 12 mesi di esposizione ai future del gas. Con questo approccio, si differenzia da un altro fondo del gas naturale, il United States Natural Gas Fund (NYSE:UNG).

UNG infatti mantiene e cambia l’esposizione solo sul contratto dei future successivo, scambiato sul NYMEX.

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Abbiamo già parlato del rollover, che può essere costoso e pesare sui ritorni dei fondi legati alle materie prime. Fondi come UNL e UNG sono dunque più appropriati come strumento di trading a breve termine che come fondi di investimento a lungo termine.

Confrontando i due fondi, notiamo che su un periodo di 12 mesi i ritorni sono maggiori per UNL:

UNL: +41,8% nello scorso anno;

UNG: +32,6% nello scorso anno.

Se dovessimo scegliere tra UNL ed UNG, sceglieremmo UNL.

Considerato quanto sono saliti i prezzi del gas naturale negli ultimi mesi, i lettori interessati potrebbero aspettare un calo di circa il 7%-10% prima di aprire una posizione.

I partecipanti dei mercati che non vogliono impegnare il capitale su fondi di materie prime ma vogliono includere degli ETF contenenti titoli legati al gas naturale, potrebbero approfondire i seguenti fondi:

First Trust Natural Gas ETF (NYSE:FCG), +59% sull’anno in corso;

Invesco DWA Energy Momentum ETF (NASDAQ:PXI), +47% sull’anno in corso;

SPDR® S&P Oil & Gas Exploration & Production ETF (NYSE:XOP), +44% sull’anno in corso;

VanEck Vectors Unconventional Oil & Gas ETF (NYSE:FRAK), +51% sull’anno in corso.

Ne parleremo nelle prossime settimane.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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