Oggi il Congresso nazionale del popolo cinese ha ridotto l’obiettivo per la crescita economica al 6,00-6,50%, ha annunciato una politica di “allentamento per la stabilità” e introdotto significativi tagli delle tasse.
La politica continua a concentrarsi sugli stimoli fiscali piuttosto che sull’espansione del credito. Tuttavia ci aspettiamo che la banca centrale tagli i tassi d’interesse di riferimento dell’1,5% entro la fine del 2019.
Nonostante la debole crescita interna, il PIL stabilizzerà la crescente domanda di asset cinesi. La corsa rialzista dello yuan subirà un rallentamento, perché l’attenzione dei mercati si sposterà dalle tensioni commerciali al calo del saldo delle partite correnti.