Proteggersi dall’inflazione (l’aumento del costo della vita) è uno degli obiettivi più importanti che un investitore dovrebbe avere.
Qui vediamo l’indice dei prezzi al consumo in Europa. L'Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) misura i cambiamenti nei prezzi di beni e servizi. L'IPC misura il cambiamento del prezzo dal punto di vista del consumatore, con una variazione di oltre il 5% anno su anno.
In America il dato è ancora peggiore, come possiamo notare dal grafico sotto riportato (+7.9% la variazione anno su anno).
In entrambi i casi (Stati Uniti ed Europa) siamo a livelli che non si vedevano da oltre 30 anni. Le cause sono molteplici, tuttavia anche negli anni precedenti, l’inflazione storicamente risulta sempre presente, in particolare il suo “livello medio” risulta essere in zona 2-2.5% annuo.
Questo vuol dire, in modo molto semplice, che ogni 9-10 anni, se lasciamo i nostri soldi fermi sul conto corrente, quegli stessi soldi VARRANNO IL 20% IN MENO.
Questo è il VERO RISCHIO quando investiamo, NON le oscillazioni di breve termine del mercato che invece sono fenomeni assolutamente naturali.
Nell’immagine sopra, vediamo i rendimenti REALI (al netto dell’inflazione) dal 1900 ad oggi. Come possiamo notare, per OGNI PAESE, il mercato azionario (colonna verde più alta) in termini reali è l’asset class che IN ASSOLUTO dovremmo sempre avere perché i numeri ci dicono che è la miglior protezione contro l’inflazione.
La controindicazione, è che dobbiamo essere disposti a sopportarne le oscillazioni nel breve e medio termine (anche se con orizzonti superiori a 10 anni è dimostrato anche qui che il rendimento converge verso performance decisamente ottime).
Se guardiamo poi la composizione a livello geografico sopra di un indice azionario globale (MSCI World), praticamente possiamo diversificare in modo molto semplice con un unico prodotto (basterebbe un banalissimo ETF a replica fisica).
Una seconda “chiave di lettura” che possiamo interpretare con periodi di alta inflazione, è quella dei debitori.
Se infatti l’inflazione è NEMICA di chi incassa soldi, dall’altro lato è una manna dal cielo per chi invece risulta DEBITORE. Perciò se pensiamo a chi ad esempio sta valutando l’acquisto di una casa oggi, con i tassi di interesse sui mutui ancora a livelli ridotti se confrontati con quelli storici, l’inflazione tende a ridurre il valore del denaro, pertanto se io sono “in debito” in termini reali diminuirà il peso di quest’ultimo.
Conclusioni
Come sempre in ogni epoca storica, non ci sono solo cose negative, ma dobbiamo come investitori cercare di capire anche I VANTAGGI del periodo attuale.
Ho parlato più volte di investire in tempi di guerra, dei ritorni attesi, delle opportunità di acquisto quando i mercati calano e quindi i rendimenti attesi futuri aumentano (perché stiamo acquistando “a sconto”).
Tutto questo unito alla gestione comportamentale di noi stessi, ci aiuterà a poco a poco a compiere scelte sempre migliori, che si rifletteranno inevitabilmente in una ricchezza personale maggiore.
Concludo infine con un’ultima annotazione. In merito all’analisi di ieri su Alibaba Group Holdings Ltd ADR (NYSE:BABA), posto qui le mie ultime 10 operazioni (fanno parte di un portafoglio speculativo marginale e più piccolino rispetto ai miei portafogli) per dire solo che ho comprato prima dell'analisi.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico