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Il peggior inizio dal 1950: perchè investire è (anche) questione di "fede"

Pubblicato 27.04.2022, 08:45

Partiamo dalla cattiva

E’ il peggior inizio di anno dal 1950 (vedi immagine sotto) per il mercato azionario americano USA S&P 500

Fonte: Optuma

Ma è il peggio inizio di anno anche per le obbligazioni.

Fonte: Bloomberg

Inoltre in quanto a performance, vi ricordate quando IN QUESTA ANALISI facevo il paragone con il 2018?

Bene, se andiamo a vedere l’andamento generale da inizio anno, la storia è simile (questa volta a tenere sono le materie prime e non i bond, ma cambia poco).

Fonte: CharlieBilello
 

Una partenza di anno come questa ha sorpreso la maggior parte degli investitori, perché? Perché venivamo da anni di sbornia, da un 2020 in cui nonostante il mondo si fosse fermato, i mercati a discapito di tutto hanno continuato a spingere.

Poi sono bastati 4 mesi, per cancellare quasi 2 anni di rialzi ed invertire totalmente l’umore degli investitori, che oggi sono tra la paura e la rassegnazione.

Eh si, perché molti di questi, novizi, erano abbondantemente esposti a titoli growth, pertanto la batosta qui è stata più che doppia, come spesso succede.

Una situazione davvero paradossale se l’avessimo ipotizzata a fine dello scorso anno, ma si sa, ai mercati piace sorprendere.

Veniamo alla notizia buona

La notizia buona, in un contesto come questo, è che se avete fatto bene i compiti a casa (diversificazione, quota di cash per entrare su eventuali cali, piani di accumulo, con il giusto orizzonte temporale, rivedere i video del lunedì) oggi la situazione rispetto a 4 mesi fa offre sicuramente due vantaggi importanti:

  1. Si compra a sconto (non dappertutto ma su diverse asset)
  2. Non siamo in un altro 2007-2009 (dove i mercati hanno perso oltre il 60%)

Questa situazione combinata, offre all’investitore preparato, lucido, la possibilità di approfittare (smettiamola con il buonismo, se la gente va nel panico meglio, se ti regalano le cose che prima valevano 10 e ora te le danno a 2 meglio, il mercato funziona così) dell’isteria di massa.

Dico sempre che in Borsa dovremmo fare come quando facciamo shopping, comprare nei periodi di saldo, invece (è la natura umana) si tende a fare esattamente il contrario.

Io non so quando finirà tutto questo, ma posso dirvi che alla fine chi si mantiene sulle regole “classiche” della gestione degli investimenti, ed è abbastanza esperto, coraggioso o folle (fate voi) da fare il contrario di ciò che fa la massa, alla fine sarà colui che tra 1,3 o 5 anni potrà dirsi soddisfatto.

Può andare peggio? Certamente!

Sotto trovate i principali bear market della storia (non siamo ancora in bear market, le correzioni sono nell’ordine del 10-15%), e “mediamente” abbiamo i seguenti dati:

  • Calo medio: -35% (siamo a -10/15% oggi)
  • Durata Bear Market media: 10 mesi (i mercati calano da 4 mesi)

Fonte: BofA

Ancora una volta, è già successo. Vi consiglio di riguardare un video di Peter Lynch su Youtube, chiamato “10 errori che tutti gli investitori fanno” (vedi sotto).

Questo l’elenco:

  1. Un titolo non può scendere più di così
  2. Quanto ancora può salire?
  3. Le azioni tornano sempre al prezzo che avevano prima del crollo
  4. Quanto posso perdere del mio capitale?
  5. E’ sempre più buio prima dell’alba
  6. Venderà dopo il rimbalzo
  7. Investo solo in azioni difensive
  8. Perdo soldi perché non compro
  9. Devo avere ragione (altrimenti ho torto)
  10. Evita il colpo di grazia

Penso che un video come questo (come molti altri suoi) possano aiutare gli investitori a restare lucidi in periodi come questi.

Essere investitori significa nella sua essenza avere fede, nel mercato, nell’economia, nelle aziende. Se un calo del 10% può minare questa fiducia, forse siete nel posto sbagliato ed è giusto dirlo perché in quel caso fareste molto meglio a non investire.

Alla prossima!

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