L’attività economica degli Stati Uniti è pronta a registrare un tasso di crescita modesto per il PIL del secondo trimestre la cui pubblicazione è prevista per questo giovedì 25 luglio.
La stima si basa sulla stima mediana di una serie di proiezioni compilate da CapitalSpectator.com. Il nowcast mediano rivisto di oggi indica che la produzione è aumentata dell’1,9% nel secondo trimestre, rispetto al lento progresso dell’1,4% del primo trimestre.
Sebbene le previsioni attuali debbano essere considerate con cautela, i dati odierni suggeriscono che l’economia si sta stabilizzando, se non rafforzando, rispetto all’inizio dell’anno. Si noti che l’attuale nowcast segna un leggero miglioramento rispetto alla stima mediana dell’1,6% della scorsa settimana per il secondo trimestre.
Anche il rapporto di giugno dell’Indice di attività nazionale della Fed di Chicago (CFNAI) ha suggerito che l’economia si sta stabilizzando, anche se a un ritmo modesto. In particolare, la media a 3 mesi del CFNAI è salita a -0,01, la lettura più forte dall’ottobre 2022 e un riflesso dell’attività economica che si sta espandendo vicino al suo trend storico (un ritmo indicato da una lettura pari a zero).
Sebbene la tendenza economica sia stata al di sotto del trend per gran parte degli ultimi due anni, l’aumento della media a 3 mesi del CFNAI offre un profilo incoraggiante per l’ultimo mese del secondo trimestre.
Ne consegue che il rischio di recessione per gli Stati Uniti rimane basso. Sebbene negli ultimi mesi alcuni analisti abbiano avvertito che la minaccia di una recessione definita dall’NBER è aumentata, una serie di analisi pubblicate negli aggiornamenti settimanali di The US Business Cycle Risk Report ha costantemente consigliato che il recente rallentamento dell’ampio trend macro si è stabilizzato e che il rischio di recessione rimane basso.
Una sintesi delle analisi della newsletter, basate su diversi indicatori del ciclo economico, stima la probabilità che una recessione sia iniziata o imminente a circa il 9% (vedi grafico sottostante).
Il rapporto sul PIL del secondo trimestre di giovedì dovrebbe confermare che il rischio di recessione rimane basso.