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Il prossimo aumento dei tassi segnerà la fine del ciclo della Fed?

Pubblicato 26.01.2023, 13:03
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

La Federal Reserve dovrebbe rallentare il prossimo aumento dei tassi a un quarto di punto, il rialzo minore da quando ha cominciato ad alzare i tassi nel marzo 2022. La prospettiva ha acceso un dibattito sull’eventualità che l’inasprimento della politica della banca finirà dopo la riunione del 1° febbraio.

I future dei fondi Fed al momento stimano un aumento da 25 punti base la prossima settimana, ed una probabilità di oltre l’80% di un altro rialzo a marzo. Ma la certezza data dalle probabilità implicite è un’illusione a questo punto, soprattutto perché numerosi indicatori economici, a seconda di come andranno nel prossimo round di aggiornamenti, probabilmente influenzeranno la prossima fase della politica monetaria.

Variabili chiave: inflazione e crescita economica, o assenza di quest’ultima. Se l’inflazione dovesse continuare a scendere, come ha fatto a dicembre, e l’attività economica dovesse andare verso il basso, si rafforzerà l’ipotesi di una fine degli aumenti dei tassi.

Come ho detto ieri, tuttavia, ci sono numerose stime contrastanti sul rischio di recessione USA al momento. L’ultima svolta è arrivata dal dato di martedì sull’indice PMI di gennaio, che mostra una contrazione in corso dell’attività delle imprese USA questo mese.

“L’economia statunitense ha iniziato il 2023 in modo deludentemente debole, con l’attività delle imprese che si è contratta di nuovo nettamente a gennaio”, ha dichiarato Chris Williamson, di S&P Global Market Intelligence.

“Sebbene in moderazione rispetto a dicembre, il tasso di ribasso è tra i più forti mai visti dalla crisi finanziaria globale, rispecchiando un calo dell’attività sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi”.

Ma il report sul PIL del quarto trimestre dovrebbe mostrare un rialzo solido che, se corretto, minimizzerebbe i timori sul ciclo degli affari. L’attuale resilienza del mercato del lavoro è un altro fattore che supporta le prospettive di un basso rischio di recessione, anche se l’accelerato taglio dei lavoratori precari potrebbe essere un segnale di avvertimento di cambiamenti in arrivo.

Secondo il Wall Street Journal:

“Negli ultimi cinque mesi del 2022, i datori di lavoro hanno licenziato 110.800 precari, compresi 35.000 a dicembre, il calo mensile maggiore da inizio 2021. Molti economisti considerano il settore un indicatore iniziale dei futuri cambiamenti del mercato del lavoro.

Temporary Help Jobs

La sfida è decidere come la Federal Reserve sta interpretando i numeri e se si senta fiduciosa o meno che l’inflazione sia su un percorso in discesa e che la crescita economica stia rallentando a sufficienza da contribuire a ridurre le pressioni sui prezzi.

“Il mercato ha un’idea molto ottimistica del fatto che l’inflazione sparirà”, dice Christopher Waller, membro del Consiglio dei Governatori della Fed. “Noi abbiamo un’idea diversa. L’inflazione scenderà molto più lentamente e più difficilmente. E di conseguenza dovremo tenere i tassi più alti più a lungo e non cominciare a tagliarli entro la fine dell’anno”.

Intanto, il rendimento dei Treasury a 2 anni, considerato un indicatore chiave sulle aspettative sui tassi, continua ad essere scambiato al di sotto del tasso obiettivo dei fondi Fed, il che implica che gli aumenti dei tassi hanno raggiunto il picco, o stanno per farlo.

US 2-Year vs. Fed Funds Rate

Un altro indizio per pensare che gli aumenti dei tassi sono vicini alla fine è un modello semplice che compara lo storico dei tassi dei fondi Fed rispetto alla disoccupazione e all’inflazione al consumo. Nel grafico sotto, l’attuale livello dei fondi Fed è vicino ad una stima del tasso ottimale (linea di regressione rossa), dati i recenti livelli di inflazione e disoccupazione (puntino blu). In altre parole, la politica della Fed resta nella zona che suggerisce condizioni in linea con la fine degli aumenti dei tassi. (Il punto del marzo 2022 rappresenta le condizioni quando la Fed ha cominciato ad alzare i tassi in questo ciclo).

Fed Funds vs. Unemployment Rate and Consumer Inflation Rate

Una cosa è chiara: nel contesto attuale, con dati economici fortemente conflittuali, l’incertezza è alta riguardo ai piani della Fed. Il problema principale è capire se il rischio di recessione USA sia alto o basso. Il dibattito è in corso, ma una risposta più chiara e forse decisiva potrebbe essere imminente, con i dati di gennaio dei prossimi giorni e settimane.

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