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Il settore energetico è in calo come il petrolio

Pubblicato 07.09.2017, 17:04
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

di Pinchas Cohen

Nell’articolo di ieri abbiamo discusso della ripresa di fiato da parte del mercato. Oggi pubblicheremo il primo articolo su uno dei settori dell’indice S&P 500.

Mentre l’articolo di ieri poneva l’attenzione sulla debolezza interna nell’indice di riferimento e sul potenziale calo, alcuni specifici settori potrebbero essere in controtendenza. Dunque è necessario conoscere i settori, sia per capire come investire i propri capitali sia per sfruttare al meglio le mosse del mercato.

Dei 10 settori presenti sull’indice, è in forte ribasso, stiamo parlando di quello energetico. Il settore energetico (Energy Select Sector SPDR (NYSE:XLE)) ha registrato un rialzo iniziato a febbraio 2016, terminato esattamente un anno dopo, quando il petrolio ha cominciato a scendere. Da allora il greggio è entrato in un canale discendente.

XLE Grafico giornaliero

Il recente aumento dei prezzi del petrolio WTI al massimo di un mese, in questa sorta di rimbalzo ai livelli di febbraio, ha portato l’intero settore al massimo di un mese. Inoltre, proprio mentre il prezzo del greggio sta tornando al channel top, il prezzo del sub-indice ha raggiunto il massimo del canale discendente. Mentre il prezzo del greggio sarà dominato dagli effetti degli uragani sull’offerta e sulla domanda, in particolare dal blocco della produzione delle raffinerie e dal panico dei consumatori che hanno fatto scorte di

Future Benzina RBOB, tecnicamentre, il prezzo dovrebber terminare la correzione e riprendere il downtrend.

Strategie di trading

I trader conservatori potrebbero decidere di attendere short fino alla conferma sulle scorte. Questo è confermato dalla cancellazione dei guadagni di ieri. Però questa conferma ha un prezzo. Non solo si rimangerà i profitti previsti, ma creerà un rapporto risk-reward peggiore, con il possibile maggiore rimbalzo a resistenza del channel-top. La conferma reduce il rischio di un upside breakout, riducendo al contempo i profitti potenziali ed un rapporto rischio rendimento peggiore.

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I trader moderati attenderanno short fino alla conferma con una chiusura che non ha superato il channel-top.

I trader aggressivi andranno short ora, piazzando uno stop-loss almeno al di sopra del massimo di ieri di 65,150, o sopra i 65,66, media mobile su 100 giorni (in blu) che preserva l’integrità del down-channel e al di sopra del massimo del 28 luglio di 67,125. Tuttavia, se trader vogliono prendersi questo rischio, dovrebbero lasciare la posizione aperta per guadagnare almeno l’equivalente del rischio e del costo del trade e per permettere di guadagnare il triplo del rischio per coprire le perdite dei trade precedenti. Questo significherebbe portare il trade alla base del canale.

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