La società madre di Google, Alphabet (NASDAQ:GOOGL), questa settimana ha battuto le stime sugli utili di Wall Street con vendite e profitti di gran lunga superiori alle aspettative.
Il colosso dei motori di ricerca ha riportato il suo trimestre migliore mai registrato per vendite e profitti, alimentato dalla solida spesa per le inserzioni da parte delle aziende che cercano di accaparrarsi le vendite, con la riapertura dell’economia in tutto il mondo.
Alphabet ha riportato ricavi del secondo trimestre di 61,88 miliardi di dollari, con un incremento del 62% dall’anno prima, quando la sua attività inserzionistica aveva visto un crollo sulla scia dello scoppio del coronavirus che aveva fatto andare l’economia in profonda recessione. I profitti sono più che raddoppiati a 18,53 miliardi di dollari, e gli utili per azione hanno battuto le aspettative degli analisti.
In previsione di questa spinta dalla riapertura, il titolo della società californiana è schizzato di circa il 56% quest’anno, in un periodo in cui i guadagni di altri titoli tech ad alta crescita stanno rallentando. Google ha chiuso a 2.715,60 dollari. Resta il nome con la performance migliore tra i cinque titoli tech a mega capitalizzazione, compresi Apple (NASDAQ:AAPL) ed Amazon (NASDAQ:AMZN).
Grafico giornaliero GOOGL
“Abbiamo visto un crescente aumento di clienti online ed attività commerciali” ha spiegato l’amministratore delegato Sundar Pichai in un articolo del Wall Street Journal, aggiungendo che gli editori digitali ed i partner di YouTube hanno guadagnato di più nel periodo che in ogni altro momento della storia della società.
La compagnia ha registrato 50,44 miliardi di dollari di vendite dalle inserzioni, con un balzo del 69% alimentato da un mercato statunitense incandescente sul quale le spese inserzionistiche si avviano ad essere le più rapide del dopoguerra. Le inserzioni su YouTube hanno registrato 7 miliardi di dollari di ricavi, con un incremento dell’84% dall’anno prima.
L’ipotesi rialzista resta intatta
Questo slancio di crescita, secondo molti analisti, continuerà, man mano che i consumatori ricominceranno ad andare nei ristoranti, nei negozi e persino nei luoghi di vacanza, tutte attività che alimentano il traffico internet e generano entrate pubblicitarie per Google. Grazie a questi fattori positivi, molti importanti analisti hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo di Google questa settimana.
JPMorgan, alzando il prezzo obiettivo su GOOG da 2.638 a 3.250 dollari, scrive in una nota che Alphabet resta una delle sue migliori scelte, in quanto le componenti chiave della tesi rialzista restano valide, compresi ripresa delle inserzioni, rialzo dei margini, miglioramento dei profitti cloud e maggiori rendimenti da capitale.
E aggiunge:
“Continuiamo a credere che ci sia ulteriore rialzo, con le divisioni Ricerca e YouTube ben posizionate per supportare un’economia sempre più digitale. Ci aspettiamo che i margini complessivi [dei proventi operativi] vedano una lieve compressione nel secondo semestre 2021, con GOOGL che riporterà più costi variabili, ma il tono [della gestione] su questo aspetto è stato meno ammonitore del previsto e, anche se la società investirà per la crescita futura, crediamo che abbia probabilmente ottenuto un’efficienza dei costi uscendo dal COVID-19”.
Gli analisti di Barclays (LON:BARC) nella loro nota hanno ribadito la loro previsione, inserendo Alphabet tra i loro nomi favoriti nel mondo dei tech a mega-capitalizzazione, sottolineando che le prospettive per il titolo rimangono rosee. L’agenzia ha confermato il rating “overweight”, pur avendo alzato il prezzo obiettivo da 3.000 a 3.200 dollari.
Si legge nella nota:
“Le inserzioni digitali si stanno dimostrando essere molto resilienti in questo ciclo economico, ed i tassi di crescita nel settore, compresi Google e YouTube, sono sbalorditivi in termini di share shift e semplici comparabili, alcuni dei dati più alti che potremmo mai vedere. Il sistema basato su asta di Google sta prendendo slancio in categorie che sono forti, mentre l’attività complessiva è elevata, sia per i consumatori che per i commercianti”.
Morale della favola
Con il suo fattore di crescita tradizionale, le inserzioni sul motore di ricerca, che resta incontrastato e la compagnia che si posiziona per crescere più rapidamente nel mondo post-pandemia, il titolo di Google continuerà ad avere una performance superiore agli altri colossi del tech. Il titolo potrebbe vedere altri rialzi con l’economia in riapertura, col ritorno delle vendite di inserzioni digitali dal settore ricettività e viaggi.