Il rapporto sorprendentemente forte sulle nuove buste paga USA ha evidentemente spostato le aspettative su ciò che la Fed potrebbe fare nella riunione di fine luglio. L’eventuale taglio dei tassi di 50 punti base va scemando e sembra che il mercato si stia convincendo di un taglio di 25 punti base. A tal proposito gli operatori stanno attendendo che Jerome Powell esponga il proprio pensiero davanti al Congresso (mercoledì e giovedì). Attenzione perché avremo anche dei dati chiave sull'inflazione, che potrebbero ovviamente avere un peso sulla decisioni della FED.
I rendimenti dei Treasury sono cresciuti con differenziali di rendimento a favore di un dollaro più forte ed è quello che sta accadendo. I rendimenti dei Treasury hanno guadagnato circa 10 punti base, mentre i rendimenti su Gilts e Bunds hanno guadagnato 5 punti base.
A Wall Street la sessione di ieri ha evidenziato una scivolata in chiusura, con l’S&P 500 -0,5% a 2976 punti. Il calo è proseguito durante la sessione asiatica e ciò ha causato leggera debolezza con il Nikkei +0,1% mentre lo Shanghai Composite chiudeva perdendo -0,4%. L’apertura europea ha confermato il trend, ovvero il ribasso di breve periodo. Nelle materie prime i guadagni del dollaro stanno colpendo di nuovo l'oro, che ha perso circa 2 dollari, mentre il petrolio sembra non trovare la forza per riportarsi sopra 58 dollari.
Sul fronte macro economico attenzione alla creazione di nuovi posti di lavoro US JOLTS delle ore 16 che dovrebbero far registrare un leggero aumento a maggio a 7,47 m (da 7,45 m in aprile). Oggi parlerà anche il presidente Powell, ad un evento della FED presso Boston. Visto e considerato che domani testimonierà davanti al Congresso potrebbe non sbilanciarsi più di tanto. Parlerà anche James Bullard del FOMC (elettore, colomba), ovvero l'unica voce dissenziente che già a giugno chiedeva un taglio dei tassi. Anche recentemente Bullard ha confermato la necessità di un taglio di 50 punti base.