- L’indice MOVE indica la volatilità del tasso dei Treasury attraverso il pricing delle opzioni
- Le oscillazioni dei mercati dei bond sono le maggiori dalla crisi finanziaria globale
- La volatilità dei rendimenti e gli spread del credito sono degli indicatori di rischio chiave
Uno schema interessante sta emergendo nelle classi di asset. I tecnici valutano costantemente il contesto con titoli, bond, materie prime e valute. Al momento, l’analisi intermarket mostra che le azioni restano in downtrend, mentre il mercato dei fixed-income potrebbe aver trovato il passo dopo aver toccato un minimo a fine giugno dopo il vertice della Fed di quel mese. La materie prime, intanto, hanno superato l’uptrend mentre sale il dollaro USA.
Seguire il MOVE
La volalità dei tassi di interesse, un indicatore delle oscillazioni giornaliere dei Treasury, è al massimo dalla crisi finanziaria del 2009. L’indice ICE BofAML MOVE Index ha chiuso venerdì scorso a 145,25. Quell dato non significa molto per i trader retail, ma su un grafico a lungo termine, mostra come sia folle al momento il mercato dei Treasury (e quello dei bond).
Panoramica su MOVE: maggiore volatilità degli ultimi 13 anni
Fonte: Investing.com
Il modo migliore per pensare l’indice MOVE è compararlo all’indice di volatilità S&P 500o al VIX solo per i fixed income. Attualmente, la curva dei rendimenti è essenzialmente invariata e gli spread tra crediti corporate e Treasury sono ampi.
Utilizzare l’indice MOVE
I trader sicuramente si chiederanno come utilizzare l’indice MOVE per valutare le condizioni finanziarie e i rischi.
Beh, ecco come la vedo io: gli spread dei crediti restano ampi e la curva dei rendimenti è invertita in alcuni spot, tutto ciò mentre l’indice MOVE schizza. Mentre scende dai massimi di questo mese, gli indicatori del mercato del rischio sembrano mostrare un confluenza ribassista per altri asset rischiosi. In breve, non siamo ancora usciti dal pantano.
Curva dei rendimenti dei Titoli del Tesoro: quasi piatta
Fonte: Investing.com
Spread dei crediti: un indicatore del rischio
Sebbene i Treasury abbiano segnato un solido minimo il mese scorso, dobbiamo vedere le obbligazioni a rischio di credito trovare un minimo. Nel corso della seconda metà del 2022, osserverò con attenzione l’andamento dei titoli spazzatura e dei mercati a reddito fisso in crisi come il debito dei mercati emergenti. Entrambe le classi di investimento hanno rendimenti a scadenza compresi tra l’8% e il 9%. Quando l’indice MOVE schizza, questo porta maggiore volatilità ai bond rischiosi con un prezzo più basso, spingendo i rendimenti.
Un MOVE più alto equivale a mutui più costosi e consumatori più stressati
L’indice MOVE ha anche delle implicazioni importanti per il mercato dei bond. Tassi elevati di volatilità rendono un tipico mutuo trentennale più costoso. Storicamente lo spread tra il mutuo a 30 anni e il rendimento dei decennali USA è di circa 1,9 punti percentuali. Venerdì, secondo Mortgage News Daily, lo spread era al 2,76%. Mutui più costosi demoralizzano i consumatori, con un danno potenziale per i futuri consumi.
Morale della favola
Tenete d’occhio l’indice MOVE e gli spread dei crediti. Sono indicatori importanti che possono determinare la direzione dei titoli. Se lo spread tra volatilità e rendimento scende, questo potrebbe supportare un rally del mercato azionario.
Nota: l’autore non ha posizioni negli strumenti di volatilità dei tassi.