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Investitori dei Treasury calmi malgrado i dati spiazzanti sull’inflazione

Pubblicato 18.05.2021, 12:28

I Titoli del Tesoro USA sono stati scambiati in range stretto nella scorsa settimana, nonostante gli sconvolgenti dati sull’inflazione che dovrebbero concedere una pausa agli investitori. Si tratta della proverbiale calma prima della tempesta?

C’è stato un considerevole clamore per l’indice sui prezzi al consumo mercoledì, con il dato di aprile salito dello 0,8% da marzo, anziché dello 0,2% previsto, mentre il balzo su 12 mesi è stato del 4,2% e non del 3,6% come ci si aspettava.

È stato meno notato il brusco aumento dell’indice sui prezzi della produzione, che ha registrato +0,6% sul mese, il doppio dello 0,3% previsto. Su 12 mesi, l’indice IPP è schizzato del 6,2%, l’aumento maggiore da quando il governo ha cominciato a seguire il dato nel 2010, ben oltre il 3,8% stimato.

Altri dati sui prezzi pubblicati la scorsa settimana sono stati l’impennata del 10,6% dei prezzi all’importazione su base annua (la più forte in un decennio) ed il rialzo dello 0,7% sul mese.

Ieri, la Fed di New York ha riportato che l’indice sui prezzi pagati nel settore manifatturiero dello stato di New York ha toccato il massimo storico di 83,5, con un aumento di nove punti sul mese. Anche i prezzi percepiti hanno segnato un record, salendo di due punti a 37,1. (Queste misure dei prezzi sono diverse dall’indice generale, che misura le condizioni generali degli affari).

UST 10Y 300 Minute Chart

Grafico su 300 minuti UST a 10 anni

Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni, di riferimento, è schizzato sopra l’1,7% sulla scia dei dati IPC della scorsa settimana, ma è poi sceso all’1,64% dopo il calo di ieri, ad un certo punto, a quasi l’1,61%.

I policymaker della Federal Reserve hanno moltiplicato le loro apparizioni lanciando lo stesso messaggio nelle ultime settimane: gli aumenti dell’inflazione sono transitori e la Fed non inasprirà la politica monetaria nell’immediato futuro.

Per il momento, gli investitori sembrano intenzionati a prendere per buone queste rassicurazioni. Ieri, il vice Presidente della Fed Richard Clarida ha dichiarato che i dati sono molto fluidi al momento e che la Fed agirà se le aspettative sull’inflazione (non i singoli dati degli indici sui prezzi) dovessero cominciare a salire significativamente. Il capo della Fed di Atlanta Raphael Bostic ha affermato che un “sano livello” di inflazione dimostra che l’economia sta crescendo.

Ma gli investitori sono meno sicuri dei policymaker della Fed che i rialzi dell’inflazione siano temporanei e potrebbero benissimo schizzare se i trend della scorsa settimana dovessero proseguire nei prossimi mesi.

Per alcuni economisti, anche se l’attuale pareggio a cinque anni è pari al 2,5% e sembra “ancorato”, i prezzi dei future dovrebbero rispecchiare un inasprimento monetario molto prima della tempistica stimata del 2023-24. Dopotutto, anche lasciare che superi l’obiettivo della Fed del 2% per un po’ per avere un’inflazione media del 2% potrebbe richiedere un intervento anticipato della banca, soprattutto se il trend in salita dovesse restare stabile.

In Europa, l’Italia ha trainato un selloff dei debiti sovrani della zona euro, con gli investitori preoccupati che la Banca Centrale Europea possa rallentare gli acquisti di bond di emergenza, tra la maggiore disponibilità dei vaccini per il COVID-19 e l’allentamento dei lockdown.

Italy 10Y 300 Minute Chart

Grafico su 300 minuti bond italiani a 10 anni

Il rendimento dei bond italiani a 10 anni è salito di circa 3 punti base ieri, dopo essere balzato di 16 punti base la scorsa settimana. Il rendimento si è attestato a circa l’1,10% dopo aver brevemente toccato quota 1,13%.

Matteo Salvini, leader della Lega, il partito di destra, ha ulteriormente pesato sul sentimento quando sabato ha dichiarato che il cosiddetto governo di unità nazionale del Primo Ministro Mario Draghi non è poi così unito ed avrà problemi ad attuare le riforme chieste dall’UE per ricevere gli aiuti previsti dal programma per la ripresa di Bruxelles.

Salvini ha aggiunto che sarebbe felice di eleggere Draghi alla presidenza quando il Parlamento voterà in tal senso all’inizio del 2022, ma non pensa che l’ex-capo della Banca Centrale Europea sarà in grado di far approvare le riforme necessarie, soprattutto se la presidenza porterà al collasso del suo governo.

 

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