La liquidità ha guidato la corsa alla performance delle principali classi di asset nel mese di agosto, sulla base di una serie di ETF proxy. In effetti, la maggior parte dei mercati ha registrato perdite il mese scorso. Tra i vincitori, oltre alla liquidità: un’ampia misura di materie prime e obbligazioni spazzatura statunitensi.
L’iShares Short Treasury Bond ETF (NASDAQ:SHV), un proxy di liquidità basato sui titoli di Stato a breve termine con scadenza pari o inferiore a 1 anno, è salito dello 0,5% ad agosto. Il guadagno ha superato l’aumento praticamente identico dell’iShares S&P GSCI Commodity-Indexed Trust (NYSE:GSG). Il terzo posto è stato conquistato dall’SPDR Bloomberg High Yield Trust (NYSE: ): SPDR Bloomberg High Yield Bond ETF (NYSE:JNK), che il mese scorso ha registrato un progresso dello 0,3%.
Il resto delle principali asset class ha chiuso il mese in rosso. Il calo più marcato ad agosto: I titoli dei mercati emergenti (VWO) sono crollati di un pesante 5,9%, segnando la più forte flessione mensile del fondo da febbraio.
Anche le azioni statunitensi (VTI) hanno perso terreno il mese scorso, anche se con un calo relativamente modesto dell’1,9%.
Dall’inizio dell’anno, la maggior parte delle principali classi di asset sta ancora registrando dei rialzi, guidati da un rendimento sfavillante per le azioni statunitensi (VTI), che sono salite del 18,1% finora nel 2023.
I titoli di Stato dei mercati sviluppati ex-USA (BWX) e gli immobiliari esteri (VNQI) hanno registrato un andamento negativo per l’anno in corso.
Il Global Market Index (GMI) ha perso terreno ad agosto, con un calo del 2,3%, il primo calo del mese da maggio. Questo benchmark non gestito (gestito da CapitalSpectator.com) contiene tutte le principali classi di asset (tranne la liquidità) con pesi pari al valore di mercato e rappresenta un benchmark competitivo per i portafogli multi-asset class. Nonostante l’ultima flessione, il GMI sta attualmente registrando un solido guadagno del 10,5% da un anno all’altro, superiore a tutti i mercati che lo compongono, ad eccezione delle azioni statunitensi (VTI).
La performance del GMI nell’ultimo anno ha fatto eco al guadagno delle azioni statunitensi (VTI). Le obbligazioni statunitensi (BND), in confronto, continuano a registrare una modesta perdita sul periodo di un anno.