Gentili Lettori di Investing.com,
la scorsa settimana sui mercati finanziari si è caratterizzata per una diffusa cautela da parte degli investitori, che, nonostante le conferme circa l'ottimo stato di salute dell'economia dell'Eurozona (gli indicatori PMI circa l'andamento dell'attività manifatturiera ad Aprile sia nell'industria sia nel terziario hanno toccato i valori massimi degli ultimi sei anni), attendono l'esito del primo turno elettorale in Francia (un ballottaggio Le Pen-Macron è quello auspicabile) prima di incrementare gli investimenti nel Vecchio Continente.
Segnali di calo generalizzato dell'euforia circa l'efficacia e la tempestività delle riforme fiscali promesse da Donald Trump accompagnati dai timori che l'economia cinese, seppur cresciuta nel primo trimestre del 2017 ad un tasso del 6,9% (ossia il più alto degli ultimi 6 trimestri) possa attraversare una nuova fase di flessione sulla scia dei provvedimenti intrapresi dal Governo volti a "raffreddare il credito facile" concesso dagli istituti finanziari domestici e dell'incremento del tasso di default delle imprese, hanno determinato un significativo flusso di vendite di materie prime (rame e petrolio in primis).
Buone notizie, invece, per quanto riguarda le prospettive di crescita economica della Gran Bretagna (e la sterlina GBP ringrazia), grazie all'annuncio a sorpresa di elezioni politiche da parte di Theresa May, la quale, in vista dell'avvio delle trattative con Bruxelles circa le condizioni economiche del BREXIT, ha richiesto ai cittadini una maggior legittimazione.
Tutti gli scenari che potrebbero determinarsi a seguito delle elezioni dell'8 Giugno (conferma di Theresa May e maggioranza parlamentare schiacciante dei conservatori/ sostituzione del Primo Ministro) prevedono un atteggiamento disteso nei rapporti con l'Unione Europea e pertanto, allontanano definitivamente il rischio di un'Hard Brexit (che è sempre stata la maggior paura dei mercati!).
La settimana dal 24 al 28 Aprile, si caratterizzerà per la reazione del mercato finanziario all'esito elettorale in Francia, per il nuovo "tentativo" di Trump di far approvare la riforma sanitaria dal Congresso e, soprattutto, dalla divulgazione delle trimestrali di parecchie Big Companies americane (AT&T, Coca Cola (NYSE:KO), McDonald's, Procter&Gamble, Google (NASDAQ:GOOGL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Intel, Microsoft (NASDAQ:MSFT), Exxon Mobile).