I mercati globali hanno registrato un forte rimbalzo a maggio, ad eccezione delle materie prime, sulla base di una serie di proxy ETF. Per il resto, le principali classi di asset hanno registrato dei guadagni dopo un mese di aprile duro.
Le azioni statunitensi hanno guidato il rally di maggio: Il Vanguard Total Stock Market Index (NYSE:VTI) è balzato del 4,8%. Il guadagno segna il miglior rialzo mensile per le azioni americane da febbraio.
Anche i titoli dei mercati sviluppati ex-USA (VEA) e i fondi di investimento immobiliare statunitensi (VNQ) hanno registrato forti guadagni a maggio.
L’elemento negativo del mese scorso sono state le materie prime (GSG), che hanno perso l’1,4% - il primo calo mensile per il fondo quest’anno.
Le performance annuali delle principali asset class continuano a riflettere risultati contrastanti. Nella cerchia dei vincitori, le azioni statunitensi (VTI) continuano a primeggiare con un forte rialzo del 10,2%. Le materie prime (GSG), grazie alla debolezza di maggio, sono scese al posto per il 2024 con un guadagno del 9,4%. Tuttavia è da notare che l’oro (GLD (NYSE:GLD)) continua a brillare: un altro rialzo mensile a maggio ha fatto salire il prezzo del metallo prezioso del 12,6% nel 2024: il miglior performer di quest’anno nella tabella sottostante.
Per quanto riguarda le perdite nel 2024, in profondo rosso i titoli di Stato esteri dei mercati sviluppati ex-USA (BWX), con un calo del 5,9%.
Il Global Market Index (GMI) ha registrato una solida ripresa a maggio, con un aumento del 4,1% - il mese più forte del benchmark nel 2024. Il GMI è un benchmark non gestito (gestito da CapitalSpectator.com) che detiene tutte le principali classi di attività (ad eccezione della liquidità) in pesi a valore di mercato tramite ETF e rappresenta un benchmark competitivo per i portafogli multi-asset class. Ad oggi, il GMI è in rialzo del 6,5% - solo le azioni statunitensi (VTI) e le materie prime (GSG) stanno registrando un rialzo maggiore nel 2024.
Per la finestra di un anno, il GMI è in vantaggio del 19,3%. Le azioni statunitensi (VTI) registrano un guadagno molto più consistente (27,6%), mentre le obbligazioni statunitensi (BND) sono in tiepido rialzo dell’1,4%.