All’inizio dell’anno, per un breve periodo, le azioni statunitensi hanno ceduto la corona di leader alle materie prime, ma a giugno i titoli americani hanno riconquistato il trono della performance, in base a un insieme di ETF fino alla chiusura di venerdì (21 giugno).
Il Vanguard Total US Stock Market ETF (NYSE:VTI) ha chiuso la scorsa settimana con un forte guadagno del 13,5% su base annua. Al secondo posto si trovano le materie prime (GCC), che ad aprile e inizio maggio erano in testa al 2024.
I titoli azionari ex-USA sono molto indietro rispetto alle loro controparti statunitensi, ma i guadagni rispettabili delle azioni offshore sono ancora evidenti quest’anno. Le azioni dei mercati emergenti (VWO) sono rimbalzate e attualmente registrano un terzo posto nel 2024 del 7,5%. Le azioni dei mercati sviluppati ex-USA (VEA) sono al quarto posto con un aumento del 4,0% da inizio anno.
Le obbligazioni statunitensi hanno recuperato negli ultimi due mesi, ma non hanno ancora registrato un guadagno significativo su base annua. Il Vanguard Total Bond Market (BND) è sostanzialmente piatto nel 2024.
I mercati globali sono pieni di perdenti, tra cui le azioni immobiliari e le obbligazioni estere. Il calo maggiore si registra attualmente nei titoli di Stato dei mercati sviluppati ex USA (BWX), in perdita del 6,2%.
In particolare, una misura passiva, priva di previsioni, che consiste nel detenere tutti i mercati mondiali con pesi pari al valore di mercato, continua a generare solidi risultati quest’anno. Questo benchmark non gestito detiene tutte le principali classi di attività (eccetto la liquidità) in pesi del valore di mercato tramite ETF e rappresenta una misura competitiva per le strategie di portafoglio multi-asset class. Il GMI è attualmente in rialzo del 9,7% nel 2024, sovraperformando tutti i suoi componenti tranne due: Azioni USA e materie prime.