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Le Banche Centrali favoriscono il rialzo dei mercati, bufala o realtà?

Pubblicato 03.06.2021, 14:52
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Rieccocci qua, con il nostro indice meneghino che, per l’ennesima volta, tenta di superare i massimi inizialmente raggiunti nell’Ottobre 2009 (24558 punti) e ritoccati un paio di giorni fa (25553).

E proprio alla soglia del ‘nuovo Long da boom economico’ volevo fare delle riflessioni in merito al quesito del titolo.

I “sostenitori” del long vedono l’atteggiamento delle Banche Centrali come uno dei fattori trainanti del rialzo dei mercati. Ma 1) cosa sappresenta la BCE, 2) in che modo e 3) perchè le Banche Centrali immettono denaro nel sistema?

1) La BCE è una Banca dotata di personalità giuridica ai sensi del diritto pubblico internazionale (quindi non è una Banca privata, seppur ci possa essere da disquisire sugli atteggiamenti) e dall’1 Gennaio 1999 ha assunto la conduzione della politica monetaria per l’area EU.

2) Innanzitutto dobbiamo dire che ogni qualvolta una Banca Centrale “stampa” moneta crea una passività nel proprio bilancio; passività che compensa comprando qualcosa da inserire nelle attività (come garanzia). In passato si compravano oro, argento e valuta estera mentre oggi si è passati anche ai Titoli di debito pubblico.

L’immissione di liquidità nel sistema da parte della BCE può avvenire in modi diversi; i principali sono:

A) tramite l’acquisto (o vendita) di Titoli di Stato. In questo caso se per esempio comprasse Titoli da una Banca Italiana starebbe di fatto emettendo moneta in Italia in quanto in cambio ai Titoli fornirebbe moneta e di conseguenza la Banca Italiana avrebbe più denaro da mettere in circolazione. In caso di vendita Titoli il processo è ovviamente contrario (si sottrae moneta)

B) tramite depositi o prestiti “overnight”, ovvero operazioni che durano 1 giorno per la gestione giornaliera della liquidità bancaria

3) l’immissione di denaro nel sistema ha il compito di mantenere i prezzi stabili cercando di evitare sia un’eccessiva inflazione che deflazione

Allora, bufala o realtà? Se a livello diretto non sussiste alcun legame tra i due fattori (le Banche Centrali non acquistano Azioni), a livello indiretto invece le motivazioni di un rialzo potrebbero essere prevalentemente due:

1) l’acquisto di titoli di stato da parte della BCE consente di ridurre ai minimi termini il rischio dei Paesi membri
2) con i tassi “a zero” si incentiva “l’indebitamento” e di conseguenza il “sostegno” all’economia (consumi ed investimenti)

Vero? Si, però a modesto parere ci sono delle incognite.

Come si vede dal grafico sotto, l’ammontare di moneta in circolazione, linea blu, (inteso come moneta fisica ed affini - tutto quanto si possa convertire velocemente in contanti -, depositi bancari a breve e lungo termine) è cresciuto notevolmente cosi come sono cresciuti i prestiti al settore privato (linea gialla). Di conseguenza gli indebitamenti sono aumentati a fronte di un’economia non proprio brillante.

Tabella moneta circolante e prestiti

Guardando ai mercati, ciò significa che i fondamentali sono peggiorati nonostante le quotazioni siano in continua crescita. E ancora, di conseguenza, gli stessi multipli Aziendali sono cresciuti a livelli abnormi. Alcuni esempi sono FERRARI (NYSE:RACE) che ha un rapporto EBITDA/Capitalizzazione a 26 e capitalizza 10 volte il suo fatturato. La stessa AMPLIFON con rapporto EBITDA/Cap a 23 e cap quasi 6 volte il fatturato.

Tutto il settore bancario, fin qui “sostenuto” da ipotesi di operazioni M&A, è probabile possa tornare a fare i conti con la realtà appena finito il “risiko”. Consideriamo che le misure fiscali e finanziarie adottate in occasione della pandemia atte a sostenere famiglie, lavoratori ed imprese, finiranno.

Dai dati, l’ammontare per le domande di moratorie sui prestiti ammontava a circa 300 Mld, (95% accolto) mentre le richieste di garanzie per i nuovi finanziamenti bancari presentate al Fondo Garanzia PMI ammontavano a circa 150 Mld. Le domande di sospensione delle rate del mutuo prima casa pervenute alle banche sono state circa 200 mila per un importo medio pari a 94 mila euro.

E come da tabella sottostante (fonte Cerved (MI:CERV) Rating Agency) le probabilità di default dell Aziende Italiane a Dicembre 2021 aumentano.
Probabilita' default Aziende Italia

Inoltre, che impatto avrebbe il rialzo dei tassi (perdita valore del prezzo Titoli di Stato) sugli istituti bancari?

Concludendo, citando l’economista austriaco Ludwig von Mises: “la cosa piu importante da ricordare è che l’inflazione non è un atto di Dio, l’inflazione non è una catastrofe degli elementi della natura o una malattia che arriva come la peste. L’inflazione è politica ed indica l’incremento di quantità di moneta e di banconote in circolazione e nei conti correnti”, la mia risposta definitiva al quesito è NI, con più NO che SI, consapevole che al momento si rischia di vedere un bicchiere mezzo vuoto come uno pieno.

Poi,
come il petrolio è passato in un anno da sottozero a $ 70
il legname da $ 300 a $ 1500
il rame da $ 2 a $ 4.80
gli indici hanno recuperato il 100%
Aziende del Nasdaq con bilanci da anni in pesante passivo hanno avuto performance tra il 300% e 1000%

non si può escludere che l’indice nazionale vada a 100000 a fine 2022, ma io manterrei I piedi per terra, al momento.

Per l’operatività nulla cambia. Rimaniamo con le posizioni short su FTSE-MIB, Nasdaq, Prysmian (MI:PRY) e Rame

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Ultimi commenti

Buongiorno Venegoni sono Piero la seguo, le pongo una domanda, ma quanto è possibile che l'indice MIB continui a salire fino a oggi in maniera esponenziale che a mio parere non trovo giustificazione..... Mi faccia lei il punto della situazione. Grazie
Salve Venegoni, mi sembra ancora una volta che sono riusciti a fermare la tanto attesa correzione che tutti aspettiamo e magari faranno pure un rimbalzo. L'attesa con in mano strumenti e leva rende nervosi maledico il giorno in cui quel 30/10/20 non ho chiuso tutto (per 100 punti di Mib non è passato l'ordine). Secondo lei quando dura ancora questo gioco?? Si è fatto un'ideo? Sempre grazie.
Salve Venegoni, la ringrazio per la sua riflessione. Lei è uno dei pochi ad avere un'idea precisa che ha sempre mantenuto e supportato. Certo al punto dove siamo non ci resta che mantenere le posizione, costerebbe troppo chiuderle adesso in termini di minusvalenza e non credo sia il caso di mediare le posizioni short. Del resto mi pare di capire che se comincia a scendere ne dovremmo vedere delle belle.
Ciao Orazio... E' chiaro che prima di iniziare un investimento si debbano fare riflessioni e impostare delle strategie. Poi, puo' accadere che qualcosa possa far cambiare le nostre aspettative precedenti. Tutto quanto e' accaduto fin'ora invece ha rafforzato le mie convinzioni (vedi mio articolo nomina di Draghi) anche se l'investimento attualmente e' in rosso. Pero' come dicevo sotto (a Manuel) uscire ora, visto anche gli indicatori tecnici RSI e ROC, non avrebbe molto senso. Per il resto credo che, se si dovesse scendere, la discesa dovrebbe essere ampia. Anche se c'e' ancora il risiko bancario che potrebbe sostenere le quotazioni. Mesi fa non mi sarei pero' aspettato che si potesse ipotizzare di portare a termine eventuali aggragazioni bancarie  prima di aver risolto "in toto" i problemi del settore. Salutone e buona serata
Grazie, sempre gentile. A volte si entra con una cifra e poi le circostanze ti costringono a dover intervenire più volte per mantenere la posizione e quindi l'investimento diventa importante. Questo succede specialmente quando si entra in leva (che pazzia ho fatto).   Teniamoci in contatto, adesso vediamocela tutta. Tanto il biglietto l'abbiamo pagato. Buona giornata.
Bellissima riflessione, la mia domanda è ma se l'aumento di moneta nel sistema non è seguito da un aumento di offerta non dovrebbe esserci inflazione ? I mercati finanziari non scontano i prezzi futuri ? Non è possibile che gli aumenti di prezzi delle materie prime del prezzo delle azioni sia un effetto dato dalla attualizzazione legittima dell'aspettativa di un aumento dei prezzi dato dall'inflazione ?
Antonio... Domande interessanti che neccessiterebbero ampio spazio per le risposte... Cerchero' di essere esaustivo, ma breve. 1) Solitamente quando si immette moneta si generano dei meccanismi che creano inflazione. Attualmente pero', questo non e' accaduto in modo allarmante (per ora, ma i problemi possono essere anche altri) in quanto l'immissione di moneta ha avuto la funzione sia di "monetizzare" il debito pubblico che quella di dare liquidita' al sistema bancario (ma non e stata girata nell'economia reale). 2) I mercati guardano sempre al futuro. Poi i prezzi possono scontare o meno il "reale" valore di un'Azienda. Al momento, a modesto parere, credo che molti prezzi siano elevati, quindi gia' scontino buone previsioni di crescita future su ricavi e utili. 3) Scusa ma non ho ben compreso cosa intendi. Saluto e buona gionrata
Dove pensa si possa assistere ad una inversione?
ok tenere le posizioni a lungo termine, ma le posizioni sono molto sofferenti e le leve pure, si è posto un limite per gli stop?
  Il problema e' che chiudere le posizioni ora con RSi pluridecennale in Ipercomprato e ROC a 10 punti sopra il max degli ultimi 10 anni non e' il massimo. Attenderei uno storno, piccolo (MINIMO 3 o 4%%) o ampio che sia e posizionerei lo stop loss un 2% sopra il massimo di riferimento (da dove partira' lo storno).
grazie ci tenga informati
Non sono in grado di approfondire l'argomento, leggo e rifletto su quanto scritto ringraziando per l'articolo.
Ciao Manuel... un grande saluto
Come sempre, ILLUMINANTE!
Ciao Salvatore, sempre troppo gentile. Un grande saluto
Mi pare di ricordare che un personaggio di una certa levatura, se non sbaglio la stessa presidente della BCE abbia affermato che una banca centrale non può fallire, poichè è sempre solvibile nella moneta di cui controlla l'emissione. Mi par di capire che, al limite, potrebbe stracciare i titoli comperati e buttarli nel cestino della carta senza soverchie contro indicazioni, e che la stampa di moneta potrebbe continuare ad libitum. Cordiali saluti.
Concordo pienamente. Una Banca Centrale non puo' fallire proprio perche' ha il pieno controllo dell'emissione di moneta (passivita') che gestisce acquistando attivita', ovvero qualsiasi asset finanziario (valuta, metalli preziosi, titoli di stato, o altro). Poi, lo stracciare i titoli acquistati e buttarli nel cestino sarebbe fantastico! Vivremmo nel Paese del Mulino Bianco o El Dorado. Stracciare i titoli significherebbe non avere piu' attivita' a copertura delle passivita'. In questo caso, siccome l'unica via di "pareggio" sarebbe quella di diminuire i crediti, allora si che andremmo vicini a qualcosa di veramente drammatico. In questo caso, stampare altra moneta servirebbe a nulla in quanto non farebbe altro che aumentare le passivita'  che compenserebbe con acquisti di altri assets. Ma il passivo dei titoli stracciati rimane... Saluto
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