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L’impennata di Facebook nel 2019 dimostra che domina ancora il mercato

Pubblicato 08.03.2019, 15:01
Aggiornato 02.09.2020, 08:05
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Il titolo di Facebook (NASDAQ:FB) torna di nuovo a volare in alto. Dopo un 2018 disastroso in cui il colosso dei social ha perso più del 40% della sua capitalizzazione di mercato, il titolo quest’anno segna la seconda performance migliore all’interno del gruppo delle principali cinque aziende tech USA note come FAANG. E sebbene sia crollato di quasi il 2% ieri, dopo quattro giorni al rialzo consecutivi, segna comunque un’impennata del 29% nel 2019, passando dai 131,09 dollari del 31 dicembre ai 169,13 dollari della chiusura di ieri.

I maggiori orsi del titolo stanno probabilmente brancolando nel buio cercando di capire cosa ci sia dietro a questa possente impennata. Apparentemente, sembra non essere cambiato niente per Facebook, che possiede le più grandi comunità social e servizi di messaggistica al mondo, tra cui Instagram e WhatsApp.

Facebook Weekly Chart

L’Amministratore Delegato e fondatore della compagnia Mark Zuckerberg è ancora impegnato a controllare i danni dopo la scoperta che la sua principale piattaforma, Facebook, è stata manipolata a scopo politico, con singoli e gruppi che l’hanno utilizzata per diffondere cattive informazioni. Lo shock più grande è stato lo scandalo di Cambridge Analytica dello scorso anno, che ha fatto sorgere dubbi circa le pratiche di privacy della compagnia ed ha messo in luce la debolezza del suo business model, che si basa sulla monetizzazione dei dati degli utenti.

Questi problemi sono stati così grandi da scatenare un forte contraccolpo per Facebook ed hanno innescato numerose indagini sulla compagnia. Sebbene le indagini da parte di agenzie e politici negli Stati Uniti ed Europa siano ancora in corso, l’umore degli investitori è improvvisamente diventato positivo nei confronti del titolo. Facebook ha ormai recuperato la maggior parte del terreno perso, con gli analisti che stimano un’altra impennata del 15% nei prossimi 12 mesi. Questo ottimismo, secondo noi, deriva da due fattori.

Innanzitutto, malgrado tutte le battute d’arresto dello scorso anno, la piattaforma core di Facebook è ancora in crescita. Durante la presentazione del quarto trimestre il 30 gennaio, la compagnia ha stupito persino i suoi critici più accaniti mostrando un lieve aumento del numero medio delle persone che usano quotidianamente Facebook o l’app Messenger sia in Nord America che in Europa, i due mercati dove il contraccolpo si era avvertito di più.

A livello globale, gli utenti attivi giornalmente ammontavano a 1,52 miliardi a dicembre, con un aumento del 9% rispetto all’anno prima, mentre gli utenti attivi mensilmente sono stati 2,32 miliardi, con un incremento del 9% su base annua.

Secondariamente, la piattaforma di Facebook per gli inserzionisti ha ancora lo stesso valore che aveva prima di tutte le controversie e gli scandali. Nel quarto trimestre, i ricavi sono schizzati di oltre il 30%, mentre il margine di profitto operativo è stato di ben il 46%.

Dominio nel mercato della pubblicità digitale

Questa crescita robusta dimostra che il colosso dei social network mantiene ancora il dominio sul mercato della pubblicità digitale dove le compagnie non hanno altra scelta che puntare sul duopolio: Google (NASDAQ:GOOGL) e Facebook, le due compagnie che ancora raccolgono la maggior parte dei dati degli utenti ed hanno la capacità di indirizzare le inserzioni verso il pubblico giusto.

Sarebbe ingenuo ignorare i rischi di possibili regolamentazioni che si troveranno ad affrontare le compagnie social nei prossimi mesi e nei prossimi trimestri, ma è importante anche riconoscere che Facebook non ha perso il suo potere ed ha ancora tante opzioni di crescita.

Mentre politici ed enti regolatori sono impegnati a capire come e quando regolamentare i social network, Facebook sta spendendo massicciamente per migliorare le sue pratiche di privacy ed introdurre nuove caratteristiche che potrebbero contribuire a compensare i ricavi persi dal suo feed core, e sta facendo aumentare il suo seguito tramite i nuovi diari di video e foto, una nuova sezione che mostra video web simili alla TV nonché con il suo hardware per la casa.

In un articolo sul blog del 6 marzo, Zuckerberg ha condiviso la sua idea di costruire una piattaforma di social network e messaggistica orientata alla privacy. Spiega:

“Quando penso al futuro di internet, credo che una piattaforma di comunicazione orientata alla privacy diventerà sempre più importante rispetto alle piattaforme aperte di oggi”.

Andando in questa direzione, Facebook intende offrire una messaggistica criptata su tutti i suoi principali prodotti e consentire alle persone di rendere temporanee le conversazioni private, secondo quanto scrive il fondatore. Intorno a queste comunità private, ha intenzione di sviluppare prodotti con valore aggiunto come pagamenti elettronici ed e-commerce.

Morale della favola

Rendere Facebook accettabile per enti regolatori, politici ed utenti è ancora un lavoro in corso d’opera. Durante questa transizione sta diventando sempre più chiaro che gli inserzionisti non hanno un altro modo di raggiungere il proprio pubblico che sia tanto potente quanto Facebook. Ciò significa che la peggiore delle ipotesi messa in conto dal mercato per il titolo di Facebook l’anno scorso era sbagliata e che la recente impennata delle azioni sta rispecchiando la realtà.

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