I mercati si sono galvanizzati dopo il report sull’indice IPC più debole del previsto la scorsa settimana. Sebbene i dati abbiano mostrato che il tasso di inflazione potrebbe stare rallentando, si tratta di un solo indicatore, e altre stime mostrano qualcosa di completamente diverso. Quindi nonostante l’entusiasmo per le forze disinflazionarie emerse dall’IPC, potrebbe essere prematuro trarre delle conclusioni.
Le aspettative sull’inflazione basate sui mercati sono crollate dall’inizio di novembre e sono scese ulteriormente dopo il report IPC. Ma le aspettative sull’inflazione basate sui consumatori salgono, in base ai sondaggi dell’Università del Michigan e della NY Fed.
Le aspettative sull’inflazione basate sui mercati potrebbero andare nella direzione sbagliata
Dall’inizio di novembre, i tassi di inflazione di pareggio a 5 anni sono crollati da circa il 2,7% a circa il 2,35%. Si tratta di un calo significativo su un breve periodo. Spinge a chiedersi se il mercato non abbia esagerato su quanto rapidamente prevede che scenda l’inflazione.
Mentre le aspettative sull’inflazione basate sui mercati scendono, le aspettative sull’inflazione basate sui consumatori salgono. La seconda parte potrebbe essere la più importante.
Il cambiamento delle aspettative sull’inflazione basate sui consumatori segue un trend costante di calo negli ultimi tre mesi. Gli ultimi dati della Fed di New York mostrano che, a tre anni, i tassi previsti sono saliti al 3,11% dal minimo del 2,76% di agosto. Invece, l’Università del Michigan vede un’inflazione al 3% su un orizzonte temporale di 5-10 anni dal minimo del 2,7% di settembre.
L’inflazione basata sui consumatori potrebbe indicare la strada
Queste aspettative sull’inflazione basate sui consumatori potrebbero dirci che le aspettative sull’inflazione basate sui mercati saliranno ancora. Confrontando i dati e guardando i numeri dell’Università del Michigan e della NY Fed rispetto alle aspettative sull’inflazione di pareggio a 3 e 5 anni basate sui mercati, sembra piuttosto chiaro che le aspettative sull’inflazione dei consumatori abbiano toccato il fondo prima di quelle basate sui mercati a fine 2019 ed inizio 2020, ed abbiano segnato il picco prima delle aspettative basate sui mercati a fine 2021 ed inizio 2022. La svolta al rialzo dei sondaggi del Michigan e della NY Fed potrebbe indicarci dove sono dirette le aspettative basate sui mercati.
Impatti sulle aziende
La ragione è che i consumatori stanno avvertendo sulla loro pelle gli effetti dell’aumento dei prezzi. Target (NYSE:TGT) di recente ha riportato risultati trimestrali molto deboli, che hanno fatto crollare il titolo. La società ha fatto notare che vendite e profitti si sono indeboliti verso la fine del trimestre, con i prezzi e i tassi di interesse in aumento che hanno colpito gli acquirenti. Intanto, Walmart (NYSE:WMT) ha alzato le previsioni sull’anno, avendo attirato più clienti di fascia alta.
In base ad alcune di queste evidenze, l’entusiasmo del mercato dopo il dato IPC più basso del previsto non solo è stato precoce, ma potrebbe essere stato del tutto sbagliato. Il mercato potrebbe presto scoprire che la sua idea sul tasso di rallentamento dell’inflazione dovrà essere rivista, e col tempo potrebbe comprendere che l’inflazione tende a muoversi ad ondate, il che significa che ci sono periodi in cui sale e periodi in cui scende.
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