Sono passati due interessanti anni da quando l’indice S&P500 ha toccato il suo massimo storico a 4818 dollari il 4 gennaio 2022. Sebbene gli orsi si sentano piuttosto malconci e i tori invincibili (l’ultima lettura AAII settimanale è pari ad appena il 24% orsi e ben il 45% tori), ricordiamoci che finora gli sconfitti sono stati i tori. Quindi, se siete orsi e avete perso soldi, esaminate le vostre strategie di entrata e di uscita. Questo è stato un mercato difficile per chiunque, molti probabilmente hanno venduto long e/o coperto short troppo tardi. I partecipanti dei mercati sono stati così condizionati a seguire i mercati da almeno il 2009 e forse già dal 1974 (!) che molti hanno dimenticato, o non ne hanno mai avuto esperienza, che anche stare laterali è un’opzione. I principali vincitori dal massimo storico sono stati quelli che sono stati svelti, hanno preso (parziali) profitti e hanno alzato prudentemente gli stop.
Inoltre, i lettori abituali ricorderanno che, già ad inizio agosto, vedi qui, avevamo avvertito che, in base al principio delle onde di Elliott (EWP), si stava probabilmente formando un importante apice. Abbiamo seguito regolarmente la nostra previsione, con il mercato che ha lanciato la solita palla curva. Ma, entro fine ottobre, l’indice aveva perso l’11%. Abbiamo poi visto, vedi qui, che era probabile un’inversione e che il mercato sarebbe potuto schizzare ad oltre 4800 dollari. Nel nostro ultimo aggiornamento, abbiamo mostrato la possibilità di un rally fino a circa 4550 dollari. Ed eccoci qui, oggi, con l’indice che ha raggiunto il massimo a 4587 dollari.
Tuttavia, l’indice ha raggiunto la zona obiettivo più direttamente del previsto, in quanto il calo più pronunciato che avevamo preventivato non è avvenuto, ma si è limitato ad un giorno di ribasso (9 novembre). Succede; non possiamo prevedere tutto e, dal momento che il mercato non ci deve niente, dobbiamo ammettere che nessun sistema, esperto o analista può essere accurato al 100%. Se qualcuno ha l’impressione che bisogna sempre avere ragione per avere successo sui mercati, lo disilludo subito. L’analisi dei mercati non è una scienza esatta. Se ci si approccia al mercato con questa idea, il portafoglio sarà nei guai.
Detto questo, l’indice si trova ora nuovamente ad un punto di inflessione. Vedi Figura 1 sotto.
Figura 1. Grafico orario S&P500 con indicatori tecnici e conteggio EWP dettagliato
L’indice ha completato quelle che al meglio sono cinque onde in salita dalla W-iv grigia, minimo del 15 novembre. Fanno parte della W-3/c verde. Quindi, il primo ordine per gli orsi è di darci una chiusura giornaliera sotto 4539 dollari per puntare a 4524 dollari nella potenziale zona W-4 verde. Al di sotto, può essere raggiunto il livello di 4487 dollari. L’ultimo livello è ancora accettabile per una possibile quarta onda.
Tuttavia, notiamo che ci sono un sacco di divergenze negative (frecce arancioni) a suggerire che il trend in salita perde slancio e forza, supportando l’idea di un calo, ma queste sono condizioni, non fattori di innesco. Il prezzo è l’arbitro finale e l’innesco del trade. Quindi, i tori potrebbero voler restare a 4487 dollari o rischiare di affrontare la chiusura del gap del 14 novembre aperto a 4421 dollari. Inoltre, un calo dai livelli attuali sotto il massimo del 9 novembre a 4319 dollari ci dirà che un calo molto più significativo idealmente a 4220-90 dollari è molto probabilmente in corso prima che possiamo vedere un altro sostanziale rally. Al contrario, una mossa sopra il massimo di oggi significa che può essere raggiunto il livello di 4640+/-10 dollari.