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Mercati valutari tranquilli prima della BCE

Pubblicato 30.05.2014, 16:30
EUR/USD
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GBP/USD
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USD/JPY
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USD/CHF
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USD/INR
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Forex News and Events

Ancora richiesta di valute dei mercati emergenti


Nonostante il lieve calo delle borse, gli USA continuano a guidare il
clima di propensione al rischio con solidi guadagni nell'azionario. In
vista dell'allentamento monetario della BCE la prossima settimana (si veda
sotto), del calo della volatilità e dei rendimenti a livello globale, le
valute dei mercati emergenti dovrebbero continuare a far registrare buone
prestazioni. Per quanto riguarda il forex, le operazioni in carry trade
dovrebbero continuare ad assicurare rendimenti solidi. Rimaniamo vigili,
nel caso in cui intervenissero potenziali elementi in grado di generare una
liquidazione diffusa di operazioni in carry trade, per il breve termine non
sembrano esserci trigger del genere all'orizzonte (soprattutto visto che la
BCE si accinge a intervenire con un allentamento). In questo clima di
rendimenti in rialzo, l'USD/INR rimane una delle coppie privilegiate per le
nostre operazioni. Se guardiamo ai dati fondamentali, l'India continua a
migliorare. Il deficit volatile delle partite correnti indiano fa
registrare un costante trend al ribasso (il deficit da gennaio a marzo si è
attestato 1,20 mld USD) e i PMI sono vicini o hanno superato la soglia
dell'espansione. Inoltre, la vittoria decisiva del partito
filo-imprenditoriale BJP attrarrà altri flussi di portafoglio. Alla
prossima riunione della RBI in programma il 3 giugno, la banca centrale
probabilmente manterrà l'elevato tasso d'interesse per controllare
l'inflazione, piuttosto che operare una modifica che sosterrebbe nel breve
periodo le aree in cui la crescita è debole. Finché l'apprezzamento
dell'INR rimarrà sotto controllo, è improbabile un intervento pesante della
RBI.

Grandi attese dalla BCE

L'evento chiave della prossima settimana sarà la riunione di politica
monetaria della Banca Centrale Europea. Analizzando la retorica della BCE,
pare che Draghi si stia preparando a intervenire in qualche modo, anche se
il rischio di rimanere delusi è elevato. Il mercato sembra scontare
interamente l'evento più probabile, ovvero un taglio del tasso di 10-15
punti base (rifinanziamento e depositi). Secondo noi è molto probabile
anche l'introduzione di misure volte a incoraggiare i crediti alle banche
(FLS/LTRO), intervento che potrebbe generare una mini-sorpresa. Sembra
invece improbabile un annuncio che segnalerebbe che la BCE è pronta a
intervenire con misure cruciali, e quindi con l'acquisto di asset in grande
scala come negli USA, per prevenire la deflazione (le stime sui volumi
partono da mille miliardi di euro). Un taglio contenuto dei tassi e una
misura per sostenere la liquidità a breve termine saranno dunque gli esiti
più probabili, difficilmente in grado di impressionare il mercato. La
mancanza di innovazione e impegno da parte della BCE probabilmente genererà
una riduzione dei corti sull'EUR nel breve periodo. L'EUR si rafforza
soprattutto per il divario crescente fra i bilanci della BCE e della Fed.
Il bilancio della BCE è in calo per effetto dei rimborsi delle LTRO, mentre
la Fed continua ad acquistare bond. All'interno della BCE si teme
un'espansione del bilancio quindi, anche se l'aggiustamento dei tassi
d'interesse potrebbe generare un effetto limitato, a meno che l'Europa non
intervenga con l'allentamento quantitativo (QE), l'impatto sulla forza
dell'euro sarà limitato.

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The Risk Today

EUR/USD L'EUR/USD ha infranto l'area di supporto chiave compresa fra 1,3673 e 1,3643. La struttura tecnica di breve termine fa presagire ulteriore debolezza finché i prezzi rimarranno sotto la resistenza a 1,3669 (massimo 27/05/2014). Un'altra resistenza staziona a 1,3734 (massimo 19/05/2014). Troviamo un supporto a 1,3562 (minimo 12/02/2014). In un’ottica di più lungo periodo, la violazione del cuneo crescente di lungo termine (si veda anche il supporto a 1,3673) indica un netto deterioramento della struttura tecnica. Il rischio al ribasso, implicito nella formazione del doppio massimo, è 1,3379. I supporti chiave si attestano a 1,3477 (minimo 03/02/2014) e 1,3296 (minimo 07/11/2013).

GBP/USD La coppia GBP/USD ha infranto il canale crescente di lungo termine confermando una fase correttiva più ampia. Monitorate il supporto chiave a 1,6661. Le resistenze orarie si trovano a 1,6783 (minimo 27/05/2014) e 1,6882 (massimo 27/05/2014, si veda anche il canale discendente). In un’ottica di più lungo periodo, malgrado la rottura del canale crescente di lungo termine, la mancanza di un pattern deciso d'inversione ribassista suggerisce un rischio al ribasso limitato. Di fatto, l'attuale debolezza ha l’aspetto della classica correzione a "zig-zag" (o A-B-C). Manteniamo quindi una propensione rialzista di medio termine finché reggerà il supporto a 1,6661 (minimo 15/04/2014). Un’importante resistenza si trova a 1,7043 (massimo 05/08/2009).

USD/JPY Finora l'USD/JPY non è riuscito a superare in modo significativo il 38,2% del ritracciamento (102,09) della flessione di aprile e ciò segnala la debolezza nell'interesse all'acquisto. Monitorate il supporto a 101,35 (si veda anche il 61,8% del ritracciamento del rimbalzo recente), perché una violazione di questo livello genererebbe un nuovo test del supporto chiave a 100,76. Le resistenze stazionano a 102,14 e 102,36 (massimo 13/05/2014). Prevale una propensione rialzista di lungo periodo finché reggerà il supporto chiave a 99,57 (minimo 19/11/2013). Monitorate l'area di supporto compresa fra la media mobile a 200 giorni (attorno a 101,39) e 100,76 (minimo 04/02/2014). Un’importante resistenza staziona a 110,66 (massimo 15/08/2008).

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USD/CHF L'USD/CHF ha infranto la resistenza chiave a 0,8953, a conferma del persistente interesse all'acquisto. Predomina un’impostazione rialzista a breve termine finché reggerà il supporto a 0,8924 (minimo 22/05/2014). Un ulteriore supporto si attesta a 0,8883 (minimo 15/05/2014). Monitorate le resistenza costituita dalla media mobile a 200 giorni (intorno a 0,8986). Un'altra resistenza stazione a 0,9038 (massimo 12/02/2014). In un’ottica di più lungo termine, la violazione rialzista della resistenza chiave a 0,8953 suggerisce la fine dell'ampia fase correttiva iniziata a luglio 2012. Il potenziale al rialzo implicato dalla formazione a doppio minimo è 0,9207. Una resistenza chiave si trova a 0,9156 (massimo 21/01/2014).

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