Decoupling in atto, Italia regina. Quello che risulta evidente ormai da mesi è la maggior forza relativa dei mercati europei nei confronti dei listini oltreoceano con parecchi indici che continuano ad aggiornare nuovi massimi storici assoluti, il tutto giustificato dal fatto che a confronto degli listini Americani i prezzi sono rimasti indietro e quindi a sconto se paragonati ai valori raggiunti dalla maggior parte degli asset americani.
In questo momento il mercato Italiano ha accumulato un ritardo di oltre 10 anni , e ciò giustifica la maggior forza rialzista del nostro listino che nonostante sul grafico rettificato abbia anch'esso raggiunto nuovi massimi storici assoluti (mi riferisco al grafico che comprende il flusso cedolare distribuito in 24 anni), sta recuperando il terreno perduto dopo 12 anni di una fase laterale che dai minimi del 2009/012 ai 2020 ha visto l'indice salire e scendere con correzioni severe oltre il 50% della salita.
Con l'uscita al rialzo da fattori temporali importantissimi scaduti nel 2022, la struttura del mercato italiano è totalmente cambiata e la COMPONENTE di domanda ha acquistato caratteristiche strutturali sostenendo sempre il rialzo ogni qual volta sono intervenute le naturali correzioni, senza mai modificare il quadro rialzista. La forte campagna bullish partita a fine ottobre 2023 ci sta portando come da previsioni a formare un massimo nel corrente mese marzo 2024, forte fattore temporale, la cui uscita al rialzo nei prossimi mesi rafforzerà ulteriormente il quadro rialzista con obbiettivo l'area 38500 di indice All SHARE, e 36500/37100 di derivato.(Fib 30).
Ricordo che l'attuale situazione del mercato Italiano non è paragonabile agli altri indici azionari principali, visto che entro il ciclo luglio 2027 sono attesi nuovi massimi storici assoluti sul nostro derivato (fib 30), e sul principale indice panoramico FTSE ALL SHARE ( ex indice Mibtel). IL CAPITANO