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Morning adviser, attesa per le minute: BoE e Fed

Pubblicato 20.11.2013, 09:09
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Matteo Paganini, 20 novembre 2013

INTRO

Lievi prese di profitto sulle borse che si mantengono comunque su livelli sostenuti e dollaro americano sotto pressione ed in ripresa soltanto questa notte, soprattutto contro il dollaro australiano che tecnicamente mostrava segni di potenziali correzioni dopo la bona reazione sulle minute della RBA.

Minute della BoE: occhi puntati sulla sterlina

Alle ore 10.30 italiane verranno rilasciate le minute da parte della Bank of England che ci andrà a spiegare le proprie intenzioni circa la futura politica monetaria. Le reazioni che la sterlina ha mostrato settimana scorsa sono state degne di attenzione e sono da considerare gli unici eventi macro-related che hanno assunto una certa importanza di fronte a mercati mossi soltanto da principi tecnici in assenza di news che sono andate a modificare le aspettative degli operatori. Dopo i dati migliori delle aspettative visti, soprattutto sul fronte del mercato del lavoro e del CPI, si è andata a creare qualche aspettativa maggiormente hawkish da parte di una fetta degli investitori che si attendono parole relative ad un’exit strategy da parte di Carney indirizzata dalla ripresa più solida dell’economia piuttosto che dipendente soltanto dalla situazione occupazionale. Nel momento in cui dovesse passare il messaggio che si stanno implementando discussioni a riguardo, questo potrebbe impattare positivamente sulla valuta inglese che potrebbe tentare estensioni verso l’alto, cosa che potrebbe non accadere in caso di nessuno shift a livello di politica monetaria futura, ancora legata al raggiungimento del 7% a livello occupazionale. Seguiremo con attenzione la pubblicazione, operando, come sempre, soltanto sfruttando i livelli tecnici e tenendo conto che durante l’ultima pubblicazione delle minute, un’ora dopo il loro rilascio ci trovavamo con una variazione negativa di 25 punti sul cable che ha poi chiuso la giornata ad una quarantina di punti più in alto rispetto al livello pre dato.

USA: dati e minute

In America verranno rilasciati dei dati relativi alle vendite al dettaglio (cons. 0.0% vs -0.1% prec) ed il CPI, dato particolarmente osservato a livello globale ultimamente in quanto le situazioni di pericolo a livello di disinflazione si stanno rincorrendo. In caso di valori inferiori rispetto alle aspettative, soprattutto relativamente a quest’ultimo, il dollaro potrebbe soffrire nel breve termine fino alla release delle minute della Fed che saranno rilasciate stasera alle ore 20.00 e dalle quali non ci attendiamo nessuna novità significativa. Non escludiamo che i futures americani possano tentare ulteriori estensioni rialziste fino a quando non dovessimo assistere a discese sotto i supporti principali, individuabili in area 1,778.00 per l’S&P500 ed in area 15,925 per il Dow Jones.

QUADRO TECNICO

EUR/USD: ci troviamo sopra la media a 21 oraria all’interno di un canale rialzista che restituisce in area 1.3490 i livelli di supporto da seguire con maggior attenzione. In caso di loro raggiungimento è possibile ipotizzare acquisti di moneta unica, tenendo conto che un superamento a ribasso di area 1.34 ¾ potrebbe invalidare la view e che il sorpasso di zona 1.3465 potrebbe far considerare delle potenziali discese verso 1.3450 ed in estensione 1.3430. In caso di ripartenza sopra 1.3560 (possibile in caso di tenuta non da escludere della media a 21 direttamente) è possibile considerare la possibilità di raggiungimento e superamento dei massimi fatti segnare questa notte in area ¾.

USD/JPY: movimenti “rotondi” sul grafico orario del UsdJpy, con i prezzi all’interno di un potenziale canale rialzista la cui parte bassa, unitamente alle medie a 100 e 21, posizionate a rialzo e che stanno fungendo da supporti dinamici, potrebbe rappresentare un buon supporto da sfuttare per pensare a vendite di yen. Nel momento in cui dovessimo assistere alla rottura a ribasso dell’area rappresentata da 99.80/75, il mercato potrebbe tentare estensioni ribassiste verso 99.55.

EUR/JPY: ci troviamo sopra la media a 21 oraria e sopra i punti statici precedenti che potrebbero rappresentare dei buoni livelli sui quali valutare acquisti di euro verso i massimi della notte. In caso di superamento di essi, raccomandiamo prudenza e l’attesa di una rottura della figura tonda di almeno un quarto di figura prima di pensare ad estensioni long che potrebbero, in ultima istanza, anche raggiungere area 137.50. Nel caso in cui i prezzi dovessero raggiungere l’area di 135.25, si comincerebbe a formare in noi l’idea di potenziali vendite che operativamente cominceremo a valutare sotto area 135.10 con primi target in area 134.75.

GBP/USD: cable nel limbo con l’area di massimo passante a 1.6150 che potrebbe innescare tentativi di risalita verso ed oltre i massimi precedenti, passanti tra 1.6210 e 1.6250. Questa potrebbe rappresentare un’area all’interno della quale assistere a frenate in qualsiasi momento data la confusione dei livelli tecnici precedenti che non vanno ad individuare aree chiare dal punto di vista del raggruppamento degli ordini. Attenzione ad un superamento di area 1.62 ¾, potrebbe essere propedeutico ad estensioni altre 63 figura. Prima di valutare eventuali discese è possibile attendere un superamento di area 1.6080, che potrebbe portare ad accelerazioni verso 1.6050/60.

AUD/USD: australiano sotto pressione durante la notte su una divergenza ribassista andatasi a creare tra prezzi e stocastico, individuabile su un time frame orario. Siamo ora nei pressi della media mobile oraria a 100 periodi che potrebbe comunque lasciare spazio verso i punti statici precedenti, livelli più importanti di attenzione. In caso di superamento di essi è possibile ipotizzare ulteriori tentativi di discesa dell’aussie, in potenziale divergenza ribassista a 4 ore, con target anche intorno alla figura se oltrepassata area 0.9350.

Ger30 (Dax): Dax in correzione ribassista che potrebbe sfociare in tentativi di raggiungimento dei massimi compiuti in apertura di settimana, in caso di superamento a rialzo dell’area passante tra 9,200 e 9,220. In caso di speramento dei minimi di ieri è lecito attendersi tentativi di raggiungimento dei minimi passanti per 9,140, area buona di supporto data dal passaggio della media a 100 oraria, dei punti di minimo precedenti e dalla parte bassa del canale di correzione all’interno del quale ci stiamo muovendo. Reverse short soltanto in caso di abbattimento dell’area passante per 9,125.

XAU/USD (Oro): oro in congestione tra 1,268.00 e 1,278.50. Questi i confini da curare prima di pensare a qualsiasi tipo di operatività che non andremo comunque a sviluppare se non in caso di ripartenze oltre 1,281.75 o di 1,265.75.

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