NVDA ha guadagnato il 197% da quando la nostra AI l'ha aggiunta per la prima volta in Novembre: è il momento di vendere? 🤔Leggi di più

Morning adviser

Pubblicato 07.11.2012, 09:01
Aggiornato 11.09.2019, 13:55
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Obama wins!

Obama è stato rieletto. Altri 4 anni. E il dollaro scende. In corrispondenza dei tantativi di recupero delle borse, che dopo essere state vendute per prese di profitto da parte degli operatori, sono tornate ad essere acquistate e di fronte ad una salita importante delle materie prime, oro e petrolio su tutte. Quadro dunque di risk on sui mercati, con il dollaro venduto a livello globale, con lo yen che in questo quadro è tornato ad essere venduto, pur, come vedremo tra poco, non superando i propri supporti, contro il biglietto verde. Il mercato ha dunque provato a festeggiare la rielezione e che probabilmente proverà a continuare su questa scia anche sulle aperture europee, dove potremmo assistere al tentativo di rottura delle resistenze di breve periodo, da valutare buone oltre 7,425 per il Dax e 15.750 per il Ftse Mib. Dal punto di vista macro oggi sarà una giornata molto tranquilla, per cui avremo la possibilità di valutare la price action pura del mercato e vedremo se le vendite di dollari potranno prendere corpo e proseguire.

Ci vorrà qualche giorno per comprendere come i mercati andranno ad interpretare questo nuovo fatto sul fronte politico, manteniamo sempre l’attenzione focalizzata sui livelli tecnici, che stanno dimostrando di funzionare e dare buone indicazioni anche di fronte a una notizia di questa portata, visti i quadri correlativi poco chiari che cerchiamo di dipingere da qualche tempo a questa parte, la soluzione tecnica pura sembra essere quella migliore.

Il fatto che la reazione del dollaro americano sia stata all’unisono ci conferma come gli investitori non siano ancora pronti a scommettere su posizionamenti di medio periodo, il che fa rimanere il biglietto verde al centro degli scambi nel ruolo di valuta rifugio (in momenti brutti) o di finanziamento (quando c’è appetito per il rischio).

eurusd

EUR/USD
La moneta unica europea ha mostrato una bella salita durante la notte, con i superamento dei massimi toccati ieri ed il raggiungimento di 1.2875, punto che passa molto vicino all’area di resistenza che passa intorno a 1.2890. Questo il livello da seguire per assistere a nuovi aumenti di volatilità a rialzo, che fino a quando non andranno a rompere 1.2925 non dovranno essere considerati come definitivi. Attenzione alla potenziale formazione di una divergenza ribassista oraria individuabile su uno stocastico a 10-6-3, che potrebbe portare a correzioni, che possono prendere forma una volta superato a ribasso 1.2840, con obiettivi sui minimi di mercato.

USD/JPY
Liquidazione di dollari americani anche contro lo yen giapponese, dove ci siamo avvicinati al forte supporto di 79.75. Da qui il mercato ha rimbalzato in maniera importante, ritornando sopra 80 figura e fornendoci ora in 80.25 la principale resistenza da seguire. In caso di sua tenuta (passaggio delle due medie che non hanno ancora però incrociato a ribasso), possiamo attenderci nuovi tentativi di minimo, mentre nel caso in cui questo livello dovesse saltare, possiamo aspettarci risalite verso 80.50, che unitamente a 65 rappresenterebbe una forte area di resistenza.

EUR/JPY
Dopo aver rotto la media a 21 ed i punti statici di massimo precedenti, l’EurJpy si è riportato in area 103.15, vicino a quel 103.30 che dev’essere considerato come resistenza principale. Una rottura rialzista riproporrebbe 103.75, mentre se questo livello dovesse tenere, crediamo che il mercato proverà a tornare verso 102.50.

GBP/USD
La rottura di 1.6010 a rialzo ha aperto le porte al raggiungimento dei massimi precedenti (individuabili su un grafico orario). Ci troviamo ora vicini a 1.6050, punto chiave intorno al quale valutare la forza relativa di compratori e venditori e che se dovesse saltare, lascerebbe spazio a rivalutazioni di sterlina nell’ordine dei 35/40 punti. Se il mercato si fermasse sulle resistenze (attenzione anche qui alle divergenze), offrirebbe un ottimo risk reward per vendere sterline (stop e reverse) con obiettivi oltre 1.6000.

AUD/USD
Diversi tentativi di correzione sul dollaro australiano dopo le forti salite dovute al mancato taglio dei tassi di interesse da parte della RBA. Il tentativo di rottura ribassista della EMA21 oraria è stato bel contenuto dai livelli di massimo precedente, che hanno funzionato molto bene come supporto statico, spingendo i prezzi verso nuovi massimi. 1.0475 il livello da seguire ora come primo punto di resistenza, che se rotto può far raggiungere l’area compresa tra 1.0500 e 1.0525, mentre se il livello dovesse resistere, crediamo possano esserci tentativi di rivalutazione del dollaro americano, che possono prendere forza in caso di superamento a ribasso di 1.0435 e target sotto 1.04 figura.

XAU/USD
Il forte rimbalzo dell’oro, cominciato ieri nel tardo pomeriggio e continuato dopo la rielezione di Barack Obama, ha riportato i prezzi esattamente al livello di partenza pre-sciacquone, cui abbiamo assistito venerdì, dopo i dati sull’occupazione americana (reazione strana, se vi ricordate l’abbiamo commentata). Ritorna dunque d’attualità il livello di resistenza che passa intorno a 1,730.00 e che se superato può portare a salite oltre 1,740.00, mentre per assistere a discese importanti dobbiamo tornare sotto 1,718.00 (buon livello di target in caso di vendita di oro sulle resistenze con stop e reverse). Se lo oltrepassiamo, si torna verso 1,700.00.

CRUDE OIL
Reazione concorde a quella dell’oro da parte del petrolio, tornato a scambiare vicino a 89.00 dollari al barile. Qui, su un grafico orario, siamo andati a vedere la formazione di una divergenza ribassista, ben realizzata ma al contempo ben contenuta dalla media mobile a 21 oraria, che ci testimonia, ancora una volta, come dopo forti aumenti di volatilità, spesso questo semplice indicatore fornisce dei buoni punti, in questo caso, di supporto. Un ritorno sotto 87.80 diviene necessario per assistere a ritorni verso 87.00, mentre se dovessimo avvicinarci a 89.00, potremmo valutare di anticipare una rottura rialzista, che prenderebbe comunque forza in caso di superamento di 89 ¼.

Matteo Paganini
Senior Analyst FXCM

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