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Morning adviser

Pubblicato 15.11.2012, 08:23
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Ancora rosso sui mercati

Giornata che si chiude ancora con segni negativi sul fronte europeo ed americano e che ci conferma quanto sia alto il grado di incertezza tra gli investitori, che, sarete stufi di sentircelo ripetere, si concentrano in maniera fortemente maggioritaria sul breve periodo, utilizzando qualsiasi notizia o rumor a disposizione, oltre che a dati macroeconomici, per far sì che si realizzino movimenti di mercato che dovrebbero, invece, manifestarsi su lassi temporali più lunghi.

Nella fattispecie pensiamo al Fiscal Cliff americano, che sta occupando gran parte dei desk mondiali e che sta portando a iniziare a formarsi idee di medio periodo in base ai diversi scenari cui ci troveremo di fronte, non ancora attuabili in quanto fortemente dipendenti da come si risolverà l’annosa vicenda.

Questo sta portando ad aumenti di sentiment negativo che però, potrebbero lasciare spazio a correzioni improvvise a causa di questi veloci processi di risk on/off.

Nel frattempo, i dati macroeconomici e gli eventi più direttamente correlati ai mercati riescono a portare ad aumenti di volatilità sugli strumenti finanziari direttamente interessati da essi.

Un esempio sopra tutti è il dollaro australiano, che dopo la comunicazione di aver incrementato le vendite di dollari australiani a controparti che comprendono anche banche centrali (il che ci fa capire come esse stiano diversificando le proprie riserve a favore dell’Australia) fornita al mercato da parte della Reserve Bank of Australia, ha visto forti liquidazioni della valuta soprattutto contro dollaro americano, dove tra poco vedremo i livelli raggiunti.

Oggi sarà il turno dei dati sull’inflazione europea ed americana, oltre a vedere la pubblicazione del dato sul Pil Europeo che, se non dovesse scostarsi dalle aspettative, potrebbe non portare forte volatilità, in quanto esso rappresenta un dato scontabile dal mercato.
eurjpy

EUR/USD
La moneta unica, in serata, ha tentato la rottura a rialzo dei punti di massimo precedenti individuabili su un grafico orario, senza riuscirci. Ci troviamo ora al cospetto di 1.2750, con l’area compresa tra 1.2765 e 1.2780 che svolge il ruolo di resistenza intraday e che se rotta può portare a tentativi di rottura di 28 figura, con potenziali target intorno a 1.2840. Soltanto un ritorno sotto i minimi di 1.2720 potrebbe farci pensare a movimenti ribassisti in grado di puntare 1.2675.

USD/JPY
Raggiunto e superato il livello di 80.40 nella notte, il cambio ha raggiunto quota 81.00, dove si è fermato e sta ritracciando. Il fatto che si siano superati i messimi assoluti di periodo (grafico orario) rafforza in noi l’idea che l’area tra 80.45 e 80.65 possa rappresentare un forte supporto, in grado di riportare i prezzi a rivedere i massimi di questa notte. Attenzione alla possibile formazione di una divergenza ribassista oraria (sfruttabile per il buon risk reward offerto durante queste prime ore del mattino, da seguire utilizzando uno stocastico a 10-6-3 e che restituisce aree di target eventuali intorno ai punti di supporto, dove passa anche la EMA21.

EUR/JPY
La divergenza rialzista su un grafico a 4 ore individuata ieri mattina è andata a compimento, portando i prezzi al test dei massimi precedenti, poco sopra 103.00. L’area tra 102.40 e 102.20 rappresenterà un forte supporto in caso di suo raggiungimento (potenziale divergenza ribassista anche qui), mentre un superamento dei massimi potrebbe portare verso 103.40, che se superato lascerebbe spazio a 104.00. Attenzione ai supporti, se rotti possono portare a lievi accelerazioni che non dovrebbero superare 101.70.

GBP/USD
Cable in accumulazione sui supporti di breve periodo, con la media a 21 oraria che sta funzionando molto bene come resistenza dinamica e con 1.5860 che identifica anche un bel livello statico di resistenza. Una sua tenuta potrebbe riportare il cambio verso i minimi di 1.5740, che se superati lascerebbero spazio a 1.5775. Questo scenario offre dei buoni livelli di risk reward, con 1.5875 come punto da valutare per inversioni di breve.

AUD/USD
Forte discesa del dollaro australiano, che dopo aver rotto la media a 21 oraria, ha raggiunto e superato sia la media a 100 che i punti di minimo precedenti, andando a rompere a ribasso la parte inferiore del canale rialzista tracciabile su un grafico a 4 ore. 1.0350 diventa ora fondamentale per assistere ad approfondimenti verso 1.0330, che diventa il punto di supporto principale da seguire e che se rotto può portare a forti discese verso la figura. Diventa importante seguire l’area di 1.0380 (media a 100 a 4 ore e 21 oraria) dove si potrebbe tentare un pullback.

XAU/USD
Continua la forte lateralità dell’oro che è in grado comunque di mostrare una buona dose di volatilità. 1,720.00 e 1,730.00 i punti all’interno dei quali lavorare, con ordini di entrata in stop al superamento di essi, con orizzonti di profitto pari a circa 5 dollari se parliamo di rialzi e di 2.5 dollari se pensiamo a ribassi, dove passa il minimo precedente che se rotto può portare a forti discese in area 1,710.00.

USOil
Rotto 86.00 siamo arrivati a sfiorare 87.00, da dove potremmo cercare i supporti in area 86.40. Dovessero essi tenere, potremmo assistere a tentativi di superamento dei massimi della notte, con i primi punti significativi passanti per 87.40, mentre soltanto in caso di discese sotto 86.25 potremmo attenderci un tentativo di raggiungimento di 85.70.

Matteo Paganini Senior Analyst FXCM

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