Dopo una breve pausa, nella giornata di venerdì, i listini azionari USA hanno ripreso la corsa al rialzo.
E' pur vero che molti investitori sono preoccupati per l'impennata dei contagi dovuta alle mutazioni del Covid-19, ma in questo momento sono le politiche fiscali e monetarie (insieme agli utili societari) che determineranno le prossime mosse.
Le aspettative di un sostanziale aiuto fiscale mantengono i rialzisti al comando, nonostante i repubblicani abbiano affermato che il pacchetto da $ 1,9 trilioni è troppo esoso. Dichiarazione che rende più incerto il sostegno bipartisan, ma visto che i Democratici ora hanno il controllo del Senato potrebbero approvare il piano con una maggioranza semplice.
La domanda che ci si pone è quali implicazioni avrebbero queste misure fiscali sulla politica monetaria. La politica estremamente espansiva della Fed ha contribuito in modo determinante al rally azionario e qualsiasi segnale di tapering prematuro potrebbe scuotere i mercati finanziari.
L'aumento dell'inflazione è già uno dei temi più caldi del 2021 e alcuni economisti hanno evidenziato la possibilità che la Federal Reserve cominci a ridurre gli acquisti di asset. Mercoledì ne sapremo di più, difatti è atteso l'esito del meeting del FOMC e la successiva conferenza stampa di Powell. Sebbene l'inflazione possa rappresentare una sfida a medio e lungo termine, in questo momento non ci si aspetta un ridimensionamento QE.
Questa settimana è anche la più intensa sul fronte utili. Più di 100 società dell'S&P 500 rilasceranno i dati, inclusi grandi nomi della tecnologia come Apple (NASDAQ:AAPL), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Tesla (NASDAQ:TSLA) e Netflix (NASDAQ:NFLX). Secondo Factset, l'86% delle società S&P 500 sino a questo momento ha evidenziato dati migliori del previsto per l'EPS e l'82% ha segnalato ricavi superiori alle attese. Se questa tendenza dovesse continuare per tutta la settimana, potremmo facilmente vedere nuovi massimi dei 3 principali listini USA.
È una settimana altrettanto intensa sul fronte dei dati economici USA, difatti ci aspetta il PIL del quarto trimestre, la spesa per consumi personali, le vendite di case nuove e quelle pendenti, i beni durevoli, le richieste di disoccupazione e la fiducia dei consumatori.