Ieri abbiamo assistito all'ennesima giornata volatile sui listini azionari. Gli indici europei hanno guadagnato circa l'1%, mentre i principali benchmark statunitensi hanno chiuso con piccole perdite. Far passare il piano fiscale degli Stati Uniti al Congresso non sarà una passeggiata, poi ci sono stati commenti sulla frase del presidente Biden secondo cui ci sarà un'ampia disponibilità di vaccini entro la primavera. Commenti che hanno espresso qualche dubbio in merito.
I Bund tedeschi hanno sottoperformato i titoli del Tesoro USA. Le variazioni sulla curva dei rendimenti USA sono state comprese tra -0,1 bp (30 anni) e +0,7 bps (7 anni). L'enorme asta di obbligazioni a 5 anni da 61 miliardi di dollari del Tesoro statunitense si è interrotta grazie al raggiungimento dell'obbiettivo. La curva dei rendimenti tedesca, invece, si è ribaltata con rendimenti in aumento da 0,4 bps (2 anni) a 2,1 bps (30 anni). In calo anche lo spread BTP/Bund di 5 punti base. Sul fronte Italia il presidente della Repubblica Mattarella incontrerà oggi i vari gruppi per cercare di porre fine alla crisi politica dopo le dimissioni del premier Conte.
Per quanto riguarda la sessione asiatica, i futures sul Nasdaq hanno beneficiato dei forti guadagni di Microsoft (NASDAQ:MSFT). Ora l'attenzione si rivolgerà al FOMC, alcuni governatori della Fed hanno lanciato l'idea di iniziare a rallentare gli acquisti di asset (attualmente $ 120 miliardi/mese) già alla fine di quest'anno. Ma al momento pare si tratti di un'ipotesi minoritaria e i membri della Fed sembrano concordare sul fatto che la combinazione dello stimolo fiscale statunitense e la campagna di vaccinazione guideranno una ripresa economica molto forte nel secondo semestre.
L'aggiornamento delle previsioni di crescita globale del FMI (ieri) è stato in gran parte positivo per gli Stati Uniti (5,1% nel 2021 dal 3,1% di ottobre). Ciò implica che il rallentamento degli acquisti potrebbe diventare argomento di dibattito entro la fine del 2021.
Il presidente della Fed Powell probabilmente farà del suo meglio per tenere i toni accomodanti per almeno un paio di mesi e confermare l'orientamento della politica monetaria. In questo scenario il Dollaro potrebbe subire nuove pressioni di vendita e l'azionario potrebbe continuare ad aggiornare i massimi assoluti.